Il Campo Rom, la nuova gallina dalle uova d’oro

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Il Comune di Caivano ha speso in meno di un mese per il Campo Rom 73.627,00 € (iva inclusa) per diversi lavori per la pulitura di terreni adiacenti e spazi interni al campo.

Le due determinazioni firmate dal dirigente al ramo, Raffaele Celiento, elencano lavori svolti nel mese di luglio al campo Rom subito dopo il mega incendio delle carcasse di frigoriferi accantonate (da ignoti) nella zona confinante il campo e l’ex villa Moccia.

La determinazione n.550 del 4 agosto 2017 parla di rimozione, trasporto e smaltimento di materiali combusti e ulteriori carcasse di frigoriferi a via Cinque Vie. (51.240,00 € e 10.797,00 €)

La determinazione n. 561 del 7 agosto 2017 parla di rimozione, trasporto e smaltimento di rifiuti isolanti facilmente infiammabili presenti nell’ex villa Moccia (11.590,00 €).

Le cifre dovrebbero essere di 33 tonnellate di materiali isolanti, 28 tonnellate di materiale combusto e due cassoni di pneumatici portati via mentre resterebbero ancora a terra altre 40 tonnellate di materiale misto.

Il giallo dell’operazione è all’interno del Campo Rom con dei rifiuti che sulla carta dovevano essere recuperati, ma da foto e testimonianze pare che sia stato rimosso solo in parte un cumulo.

Dopo il termine del primo step di lavori è arrivata anche comunicazione da SMA Campania (società in house della Regione Campania, le cui attività sono finalizzate alla prevenzione e contrasto di attività illegali per l’ambiente) dei due cumuli all’interno del campo ad alto rischio di rogo tossico.

Alcune foto di quei cumuli sono state pubblicate anche dal sindaco Monopoli qualche settimana fa, ma non risulta nessuna foto della pulizia ultimata, anzi in nostro possesso vi sono quattro foto dei cumuli in giorni diversi con qualche particolare rilevante.

Ecco la foto del sito (interno al campo Rom) al momento della denuncia

Ecco la foto scattata dopo pochi giorni (a lavori ultimati) e denunciata da SMA CAMPANIA

Ecco la foto dall’alto due giorni prima del rogo interno al campo

Ecco la foto di dove sono andati i rifiuti speciali (in fumo)

Il comune denominatore delle tre foto è la pianta alla sinistra, prima è buttata nel cumulo, poi spostata a sinistra, poi bruciata inseme a tutto il resto.

Le domande che i cittadini caivanesi si pongono sono tante:

  • E’ giusto che un Comune in dissesto finanziario spenda tutti questi soldi per spostare solo materiale arso?
  • E’ normale che non vi sia prevenzione di nessun tipo?
  • Quanto costa, anche da parte di agenzie private, il controllo solo del campo Rom?
  • Chi vigila, sul lavoro fatto da queste ditte specializzate?

 

Queste sono solo domande, ma le certezze sono che i cittadini caivanesi spendono fior di quattrini perchè non vi è prevenzione e che oltre al danno c’è anche la beffa, perchè devono quotidianamente respirare fumi tossici.

 

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