Locali sequestrati a Caserta, tra loro anche quello di un caivanese

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Caserta – Caos in pieno centro col sequestro di numerose attività tra corso Trieste, piazza Dante, via Mazzini, via Roma e piazza Vanvitelli. Alla base dei sequestri ci sarebbe l’assenza del parere della Sovrintendenza per poter occupare suolo pubblico in zona vincolata.

Cosa è successo

Una situazione che, per molti commercianti, è apparsa paradossale, infatti i gestori avevano chiesto ed ottenuto l’autorizzazione del Comune per poter installare gazebo, tavolini e sedie fuori le proprie attività commerciali, ma l’Ente non ha comunicato e  chiesto i permessi alla Soprintendenza. Per questo motivo èstata aperta un’inchiesta che ha portato al maxi sequestro. I commercianti addirittura avevano ottenuto i permessi per l’occupazione dietro il pagamento della Tosap.

Chi è stato chiuso e chi no

Gli unici locali che non hanno avuto il controllo sono stati quelli  che avevano presentato una richiesta autorizzava inferiore ai sei mesi per i quali non c’è bisogno del parere della Soprintendenza.
Le strutture sequestrate sarebbero state realizzate in pieno centro storico, in zona vincolata, senza le necessarie autorizzazioni della Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici ed Architettonici. I carabinieri hanno effettuato un blitz all’interno della Casa Comunale per acquisire tutti gli atti relativi ai permessi. Un’inchiesta che potrebbe allargarsi anche ad altre zone sottoposte a vincolo paesaggistico.

Gli indagati e i proprietari delle attività

Ventitré indagati, tra i quali risultano anche i dirigenti del Comune di Caserta Gianni Natale e Marcello Iovino, che hanno firmato (in tempi diversi) le autorizzazioni per i locali. Con loro sono stati iscritti nel registro degli indagati anche i commercianti che oltre al danno anche la beffa: Carmela Musto, 60 anni di Caserta; Maddalena Argenziano, 43 anni di Macerata; Giuseppe De Luca, 46 anni di Marcon (Venezia); Gianluca Vitiello (38 anni di Caserta); Giuseppe Sibilla, 38 anni di Caserta; Francesco Cimmino, 36 anni di Caserta; Alfonso Bruno, 52 anni di Caserta; Fabio Biondi, 32 anni di Napoli; Antonio De Lucia, 35 anni di Caserta; Roberto Spina, 49 anni di Macerata; Gennaro Capasso, 49 anni di Caivano; Luigi Bernardo, 43 anni di Casagiove; Elisabetta Petti, 42 anni di Sant’Agata de’ Goti; Alfonso Focaccio, 58 anni di Napoli; Alfonso Storace, 41 anni di San Nicola la Strada; Antonino Toraldo, 54 anni di Crispano; Magdalena Antonucci, 24 anni di Caserta; Michele Marzano, 41 anni di Caserta; Maria Grazia Valentino, 50 anni di SanPrisco.

Molti di loro si stanno organizzando per tutelare i propri diritti.

 

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