Due arresti dalla Polizia di Afragola, in manette un 20enne e un 51enne a Caivano

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Un pregiudicato di Caivano, Umberto Palmieri di 51anni, sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, infrangendo  proprio le prescrizioni l’altra sera mentre tornava a casa in bici , notava delle persone che stazionavano in Via Adige,  chiedendo loro cosa stessero facendo. In borghese erano proprio gli agenti di polizia della stazione di Afragola, che erano pronti per fare irruzione nello stabile, avendo riconosciuto il pregiudicato, lo bloccavano qualificandosi. 

Palmieri, vistosi in difficoltà, spintonava un poliziotto scappando. L’uomo, avendo intuito che i poliziotti erano pronti per smantellare la “piazza di spaccio” che stavano attenzionando, a gran voce allertava lo spacciatore: F. B., di soli 20 anni, gridando “scappat’ è guardie!”.

Gli agenti che, preventivamente, si erano dislocati in più punti dell’edilizia popolare pronti al blitz, prevedendo che una possibile via di fuga potesse essere un muro di cinta dello stabile, bloccavano il 20enne dopo che questi si era prodigato a scavalcarlo, arrestandolo. Nascondeva in tasca 6 dosi di cocaina e la somma di 285 euro, suddivisa in banconote di vario taglio. I poliziotti, avendo assistito a vari scambi di droga-soldi tra il giovane ed alcuni compratori, grazie all’intervento di altri agenti che pattugliavano la zona a distanza, riuscivano a fermare gli acquirenti, che confermavano di aver ricevuto la droga dal giovane. Durante la fase d’arresto un agente rimaneva contuso ad una mano, tanto da dover ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale della zona. Giunto in ospedale, il poliziotto notava nella sala di aspetto il Sorvegliato Speciale scappato in Via Adige.

Palmieri, infatti, per crearsi un alibi, si era recato in ospedale. Inutile, l’ennesimo tentativo di fuga che veniva bloccato definitivamente ed arrestato. Il giovane invece è stato arrestato dalla Polizia perché responsabile del reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, mentre Palmieri per i reati di favoreggiamento, resistenza a Pubblico Ufficiale e inosservanza alle prescrizioni della misura a cui è sottoposto.

Entrambi gli arrestati sono stati sottoposti ai domiciliari, in attesa d’esser giudicati, con rito per direttissima.

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