Salerno, via libera al V Congresso Campano Otorinolaringoiatrico.

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2019

SALERNO. (Antonio Parrella) Tutto pronto per il 5° Congresso del gruppo campano di ORL (Aspetti clinici, diagnostici e terapeutici delle patologie otorinolaringoiatriche). Teatro dell’importante happening sanitario, che si svolgerà da giovedì 23 novembre a sabato 25 novembre, sarà il Grand Hotel Salerno.

Il presidente del congresso sarà il dottore Sabato Leo, mentre i responsabili scientifici saranno Andrea Montella, Domenico Porpora, Giovanni Primerano e Luigi Sodano. Nell’ambito dei corsi fuori congresso si terrà anche un corso sul tema “I disturbi dell’apprendimento”, diretto dal dottor Arcadio Vacalebre (Otorinolaringoiatra e Foniatra).

“Secondo le ultime stime del Miur, relative all’anno scolastico 2014/15, le segnalazioni di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, o DSA, sono state complessivamente 186.803, corrispondenti al 2,1% degli alunni – spiega lo specialista Vacalebre – tale percentuale ha subìto un marcato aumento rispetto alla precedente rilevazione effettuata nell’A.S. 2010/11 che vedeva un’incidenza del disturbo dello 0,7%. Un aumento è maggiormente evidente nel primo e secondo grado della scuola secondaria, in cui rispettivamente il 4,2% e 2,5% degli studenti risulta avere una diagnosi di DSA (Miur). Inoltre – prosegue Vacalebre – quelli dell’apprendimento sono tra i più frequenti disturbi che uno studente può incontrare nel corso della sua storia scolastica. Si tratta di una condizione innata, di origine neurobiologica, la cui manifestazione è mediata dalle condizioni ambientali in cui lo studente si trova a vivere (Penge, 2010).

I primi segnali della presenza di DSA possono essere riscontrati già in età prescolare, quando ancora il disturbo specifico non solo non è ancora manifesto, ma anche non ancora diagnosticabile (come riportato dalle Linee guida per il Diritto allo studio degli Studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, gli insegnanti della scuola dell’infanzia devono saper riconoscere i segnali di rischio per poter intervenire fin da subito con attività didattiche e pedagogiche mirate). Le difficoltà specifiche dei DSA – chiosa Vacalebre – dovrebbero palesarsi fin dai primi stadi di acquisizione delle strumentalità alla base delle abilità di letto-scrittura e matematiche, in particolare si potrebbero riscontare lentezza e facile faticabilità, associate a un elevato numero di errori. Tuttavia, studenti con una predisposizione neurobiologica più favorevole e/o che vivono in un contesto ambientale (rappresentato in primis da ambiente familiare e scolastico) maggiormente stimolante o protettivo potrebbero mostrare difficoltà solo nel momento dell’apprendimento di abilità più complesse.

Inoltre, il carattere evolutivo dei DSA (come sottolineato nella Consensus Conference 2011) modifica le manifestazioni del disturbo, che mutano nel corso degli anni e assumono caratteristiche diverse in base alle fasi del ciclo scolastico. Infine – precisa Vacalebre – se durante la Scuola primaria le difficoltà principali si riscontrano a livello delle abilità di base, nei successivi cicli sono maggiormente evidenti problematiche legate a competenze più evolute quali la comprensione e la produzione di testi scritti, l’autonomia nello studio, la padronanza dei termini specifici delle materie di studio”. Previsto l’intervento di diversi esperti che tratteranno dell’argomento in un’ottica multidisciplinare.

La partecipazione al corso (evento ECM 700-204786 Ed. 1, ndr)  è valida come 5 crediti formativi per le seguenti professioni e discipline: medico chirurgo; neurologia; neuropsichiatria infantile; pediatria; otorinolaringoiatria; medicina generale (medici di famiglia); pediatria (pediatri di libera scelta); audiologia e foniatria; psicologo; psicoterapia; psicologia e logopedista. Il corso accreditato MIUR D.M. 177/2000 direttiva 170/2016 è utilizzabile anche come bonus docente di ogni ordine e grado.

 

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