Una cittadina caivanese si consacra all’Ordo Virginum il 15 settembre

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Una cittadina caivanese si consacra all'Ordo Virginum il 15 settembre

COMUNICATO – La comunità ecclesiale di Caivano si prepara a vivere un momento di fede e di preghiera per la consacrazione verginale di una giovane concittadina, Teresa Romano, della comunità parrocchiale di Sant’Antonio, che sabato prossimo, 15 settembre alle ore 18.30, per le mani del vescovo della diocesi, monsignor Angelo Spinillo, sarà consacrata nell’ “Ordo Virginum” (Ordine delle Vergini) nella Chiesa Cattedrale di Aversa.

L’importanza di un evento

Quest’ appuntamento ha un valore particolare per diversi motivi: è edificante vedere, nel nostro contesto e in questa difficile e contraddittoria epoca, una giovane donna donare la sua vita per amore a Dio e al prossimo; è incoraggiante lo sprone che la Chiesa diocesana lancia a tutta la comunità ecclesiale, seguendo le indicazioni di Papa Francesco e, cioè, cominciare ad aprire le porte alla donna nella Chiesa; è segno di apertura mentale dare valore all’ “Ordo Virginum”, che già nel Concilio Vaticano II (1962) venne ripristinato, ma che fa ancora fatica ad essere accolto e valorizzato nella Chiesa.

La storia dell’ “Ordo Virginum”

L’ “Ordo Virginum” ha una storia antichissima, particolarmente interessante e, ai più, poco conosciuta perché richiama una forma di vita e di vocazione delle donne vergini che, assieme agli apostoli, aiutavano Gesù nel suo ministero, come testimoniano i vangeli. Quindi si tratta della prima forma di consacrazione femminile presente nella storia della Chiesa, che risale ai tempi di Gesù stesso e che solo nel medioevo fu soppressa in quanto la cultura di quell’epoca vietava di consacrare le donne che vivevano la loro quotidianità nel contesto sociale, insieme ai fedeli. Infatti nel Medioevo si privilegiò la vita monastica, lontana dalla vita ordinaria dei fedeli, rompendo il legame con il vescovo diocesano e sostituendolo con la superiora del convento.

Oggi, però, sembra essere una delle forme di consacrazione femminili più idonea a rispondere alle esigenze della società attuale in cui opera la Chiesa. La consacrazione nell’ “Ordo Virginum” comporta una scelta di vita nella “verginità per il regno dei cieli”. Questa scelta di vita non comporta un distacco dalle forme del vivere, che sono comuni nel contesto sociale in cui ciascuna consacrata è inserita, ma è una scelta di vita che tende a vivere nella quotidianità, offrendo una testimonianza cristiana e di amore alla vita di ogni giorno, con la guida pastorale dei Vescovi diocesani.

Teresa Romano

Cosa comporta l’ “Ordo Virginum”

Le donne che ricevono questa consacrazione vivono in comunione con il vescovo della diocesi e a servizio della Chiesa, ma hanno una propria indipendenza economica, attraverso attività lavorative. In questo modo la consacrata diventa, nel mondo e per il mondo, segno profetico ed escatologico dell’amore della Chiesa ,Vergine e Sposa di Cristo. Ogni consacrata realizza, così, la propria spiritualità, secondo i carismi personali che mette a servizio degli altri in ambito professionale, sociale ed ecclesiale.
Nella nostra diocesi di Aversa sono sette le consacrate dell’Ordo Virginum (di cui una defunta recentemente) a cui sabato si unirà Teresa Romano. Altre tre giovani sono in formazione.

Tante persone presenti all’evento

Alla celebrazione in cattedrale saranno presenti anche consacrate dell’ “Ordo Virginum” di altre diocesi della Campania, della diocesi di Roma, della diocesi di Bergamo e della diocesi di Malta, accompagnate dal proprio delegato diocesano.
Inoltre, alla liturgia di consacrazione di Teresa Romano, saranno presenti anche l’arcivescovo emerito della diocesi di Aversa, monsignor Mario Milano, l’arcivescovo metropolita emerito della diocesi di Campobasso, monsignor Armando Dini, l’arcivescovo metropolita emerito della diocesi di Benevento, monsignor Andrea Mugione, il delegato diocesano dell’Ordo Virginum di Aversa, monsignor Pasquale De Cristofaro, i sacerdoti diocesani, religiosi e religiose di altre congregazioni e i fedeli delle comunità parrocchiali.
È un’occasione per pregare e vivere un momento di comunione fraterna e di ringraziamento al Signore perché i consacrati sono segno visibile dell’amore che Dio riserva alla sua Chiesa.

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