Mensa scolastica. Tesa la prima commissione, si discute su tanti punti

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Mensa scolastica
Mensa scolastica

Dopo l’aggiudicazione della gara per il servizio della refezione scolastica dello scorso agosto da parte della Società F.lli Monaco per i successivi 12 mesi di attività scolastica, in questi giorni si è tenuta la prima commissione mensa.

Come da regolamento, la commissione ha lo scopo  di controllo, analisi e valutazione del servizio, oltre a raccogliere suggerimenti e proposte.

Essa è formata da: rappresentanti genitori, insegnanti, rappresentante Ente, Asl Na2 nord e ditta appaltatrice.

La riunione è stata abbastanza tesa, almeno secondo le testimonianze dei presenti, infatti Giuseppe Mellone (Rappr. Genitori) e Gaetano Ponticelli (Rappr. I.C. Cilea Mameli), non hanno avuto adeguata risposta ai quesiti portati all’ordine del giorno.

Da una parte, i rappresentanti genitori che chiedevano garanzie e certezze sui pasti che vengono serviti ai nostri bambini, dall’altra parte la ditta e la responsabile, che non hanno fornito alcuna risposta concreta e soddisfacente alle domande dei genitori che per il bene dei propri figli chiedevano soltanto di sapere:

1) Come mai la gara prevedeva la monoporzione mentre l’attuale servizio viene svolto con lo scodellamento?

2) Come mai la gara prevedeva la consegna di una bottiglia d’acqua pro-capite da 500ml mentre adesso viene versata acqua nel bicchiere?

3) Qual è il metodo di grammatura utilizzato per un’adeguata porzione e per consentire una corretta alimentazione?

4) Qual è il metodo utilizzato per misurare la gradatura dei pasti per consentire di servire un piatto caldo ai nostri bambini?

5) Quali sono gli ingredienti biologici utilizzati nella produzione dei pasti?

6) Da dove deriva la frutta e la verdura visto che nel capitolato di appalto c’è scritto che dovrebbe derivare da filiera corta/agricoltura sociale?

7) Il personale utilizzato per servire i pasti è informato e qualificato così come prevede il D.Lgs 81/08?

Dopo aver compilato il verbale ora si attendono le risposte…

Il nervosismo della dirigente e della ditta appaltatrice

Alla richiesta da parte dei due suddetti genitori dell’offerta tecnica presentata alla gara, sia la dirigente comunale Anna Damiano che il referente della ditta Dott. Monaco, sono sembrati aggressivi e nervosi, infatti Giuseppe Mellone ha dovuto desistere, definendo questo documento come ‘top secret’. 

Questo documento è necessario per verificare cosa vi è compilato, quali ingredienti verranno utilizzati, quali materie prime ecc.

Ma parte della commissione cercherà di ottenere il documento in altro modo.

Il controllo e le responsabilità

Chi ha la responsabilità di vigilare?

La fase di esecuzione dei contratti di Forniture Servizi, con il nuovo Regolamento, comporta una più formale gestione rispetto al passato. Accanto al RUP compare la figura del Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) cui viene demandato il compito di verificare il regolare andamento del contratto con l’appaltatore.

Similmente al Direttore dei Lavori il DEC coordina sotto il profilo tecnico-contabile l’esecuzione del contratto assicurando e verificando che le prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità con quanto stabilito.

Il Dec per la mensa scolastica sarà l’ex direttrice della scuola ‘Serao’ Giovanna Vitale.

Conclusioni

Per quanto riguarda il rispetto del capitolato di gara, parte della commissione ha deciso di voler verificare da quando il pasto viene preparato fino al viaggio verso i banchi dei bambini. Sia Mellone che Ponticelli pretendono il rispetto in modo impeccabile del capitolato.

Anomalie

Sfogliando i documenti pare che questo contratto sia meno vantaggioso per l’Ente rispetto allo scorso, ma attenderemo i primi pagamenti delle fatture per il confronto.

Essendo un contratto di 700 mila euro per un anno, ed essendo che si parla del cibo per dei bambini, chi dovrà vigilare dovrà prestare la massima attenzione. 

 

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