Il 1° marzo 2019 la prima udienza sul sequestro dell’ex campo rom

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cancello ex campo rom
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Il primo marzo 2019 ci sarà la prima udienza al Tribunale di Napoli Nord per la vicenda dell’area affidata alla Buttol sulla Ex S.S. 87.

Dovranno comparire in aula, l’ex sindaco Simone Monopoli, l’ex dirigente all’ambiente Vito Coppola e il legale rappresentante della ditta Buttol S.r.l. dopo il sequestro da parte della Guardia di Finanza dell’area.

La vicenda nel tempo si è anche sgonfiata rispetto al 2016 perchè dopo la relazione della Commissione di Accesso è arrivata la sentenza pubblicata lo scorso 14 dicembre che è entrata nello specifico della vicenda.

Come si legge nella sentenza 3167/2018 del Tribunale di Napoli Nord, I sezione Civile che ha dichiarato l’ex sindaco Simone Monopoli non candidabile alle prime elezioni regionali,
provinciali, comunali e circoscrizionali, successive al decreto di scioglimento del Consiglio
Comunale di Caivano che si svolgeranno nella Regione Campania, la concessione dell’area sita sulla Ex S.S.87 era stata concordata dal vecchio capitolato.

In ordine alla contestazione relativa all’affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture rispetto ai quali l’Amministrazione avrebbe omesso di eseguire gli accertamenti antimafia per impedire le interferenze dei sodalizi criminali infiltratisi nel settore degli appalti e l’affidamento del servizio di igiene urbana ad una ditta controindicata alla quale
l’ex sindaco avrebbe anche concesso l’utilizzo gratuito di un’area di proprietà comunale per la raccolta ed il trasbordo dei rifiuti solidi urbani, il resistente evidenziava che l’acquisizione dei certificati antimafia non costituiva una verifica di competenza del sindaco, né della giunta da esso governata, bensì degli uffici amministrativi di cui erano già state indicate le multiformi resistenze. Ciononostante, la Commissione di Accesso, pur avendo riscontrato e contestato responsabilità imputabili agli uffici, non aveva proposto nessuna sanzione, pur prevista dal TUEL, nei confronti dei dirigenti, avendo, invece, preferito concentrarsi sul sindaco. Nello specifico l’appalto era stato affidato alla Buttol Srl, ditta mai colpita da provvedimenti interdittivi, né da altri atti comprovanti permeabilità o vicinanza a consorterie criminali, nonché munita di regolare certificato antimafia (allegato); – circa la concessione a titolo gratuito di un’area per lo stoccaggio dei RSU, l’ordinanza sindacale non prevedeva affatto la gratuità della cessione temporanea dell’area in questione, posto che la messa a disposizione della detta area era prevista dal capitolato speciale d’appalto per questioni inerenti la salute pubblica e la salubrità del territorio comunale. Detta ordinanza, peraltro, era stata concordata e controfirmata dal responsabile del settore ambiente e trasmessa per competenza alla Stazione locale dei Carabinieri, all’ARPAC ed alla competente ASL.

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