Arzano. Il rientro delle classi nel plesso di via Volpicelli, previsto nelle prossime settimane

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Plesso Salvemini Arzano
Plesso Salvemini Arzano

Arzano – Resta difficile la  situazione logistica dell’Istituto comprensivo 3, Karol Wojtyla, che ormai da mesi vede il plesso di via Volpicelli completamente disarticolato, con varie classi ospiti in altri plessi, all’indomani dei gravi danni causati da un forte temporale avvenuto lo scorso novembre.

Lo smembramento forzato ha costretto, in particolare, alcune classi delle primarie, a sistemarsi nelle sedi di piazza Marconi e di via Salvemini.

Alcune altre dell’infanzia al plesso Nosengo D’Auria, così come quelle della secondaria di primo grado. I lavori dovevano concludersi entro il mese di gennaio. Poi i tempi si sono dilatati. Il nuovo termine è fissato per le prossime settimane.

Studenti, insegnanti, e famiglie attendono fiduciosi. Le indubbie difficoltà non frenano, però, il percorso educativo che prosegue attraverso numerose attività. L’offerta formativa dell’istituto diretto dalla dirigente, Maria Vinci, impegna da tempo i ragazzi in vari progetti finalizzati alla crescita della loro personalità.

E’ il caso del progetto relativo all’educazione alimentare o quello inerente all’inclusione, piuttosto che quello sulla legalità. Inoltre, grandi risultati e soddisfazioni sta fornendo anche lo sportello psicologico, tenuto dalla dottoressa Luisa Russo, che per i ragazzi è divenuto un vero e proprio punto di riferimento.

Lo scorso dicembre, l’istituto è risultato vincitore al concorso nazionale “Cambia – menti Upgrade Ur mind” con la realizzazione di un con il sistema idroponico – semplificato. Si tratta di un sistema di coltivazione tecnologico e affidabile, realizzato con materiali riciclati e riusati di facile reperibilità. Questo sistema necessita di poco spazio ed essendo svincolato dal terreno, permette di coltivare su balconi, tetti, suoli non fertili, soggetti ad allagamenti o inquinati. Rispetto all’orto convenzionale in suolo richiede minor lavoro fisico ed è adatto anche a donne, bambini, disabili e anziani.

Un polo educativo, quello della Wojtyla, che merita un rapido ripristino della normalità affinché il lavoro degli insegnanti e l’impegno degli studenti siano valorizzati al meglio

 

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