Bocciato il piano edilizio di via Atellana. Giallo per il dirigente Celiento

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L’ufficio V.A.S. e autorità competente hanno messo il punto sulla vicenda delle autorizzazioni richieste per la costruzione edilizia progettata su via Atellana. Il progetto non ha avuto l’approvazione per l’inizio dei lavori e la pratica è stata ‘bocciata’.

In data 6 dicembre 2019 si decreta l’archiviazione del procedimento avviato su istanza dell’Autorità Procedente con nota n.17964 del 25 luglio 2019, perchè non pervenuti i chiarimenti richiesti.

I tecnici con richiesta ufficiale, protocollata presso il Comune di Caivano in data 28 ottobre 2019, avevano richiesto chiarimenti su diversi punti, ma nulla più di ufficiale è arrivato.

Dopo 30 giorni la dott.ssa Filomena Grande , dell’autorità competente, con nota protocollata il giorno 3 dicembre 2019, confermava che non vi erano stati forniti i chiarimenti richiesti e quindi rinviava ai tecnici istruttori il parere definitivo.

Come già evidenziato il 6 dicembre 2019 si è provveduto all’archiviazione del procedimento.

L’inizio della storia

Si indaga su abusi edilizi. Attenzionato nuovo progetto a via Atellana

 

Il giallo del dirigente Celiento

Sulla vicenda però è nato un giallo legato al dirigente comunale Raffaele Celiento che il giorno 4 dicembre 2019 consegnò al protocollo comunale per la dott.ssa Filomena Grande  una nota su carta non intestata con Oggetto: PUA di iniziativa privata in zona D.3.1 in via Atellana, approvato con deliberazione della Commissione Straordinaria n.144 del 9 agosto 2018.

Nella nota ci sono dei chiarimenti rispetto ad integrazione prodotta dai signori Barra e Canciello, soci dell’azienda ‘Società Agricola San Silvestro srl’ proprietaria del terreno. 

La denuncia al dirigente

Nel giorno stesso della consegna al protocollo del documento, 4 dicembre, il sovraordinato Giuseppe Mocerino e la Segretaria Generale, dott.ssa Di Matteo hanno congiuntamente firmato un esposto denuncia ai danni del dirigente Celiento.

Nella denuncia inviata anche alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Napoli Nord, e alla Corte dei Conti di Napoli sono stati evidenziati tre aspetti poco chiari:

  • Che il dirigente Celiento, ancora dipendente del Comune di Caivano, infatti andrà in pensione il 1 gennaio 2020, non può assumere altri incarichi professionali da terzi senza incorrere nella violazione del divieto di conflitto di interessi con l’Ente di appartenenza;
  • Nonostante la fruizione di un periodo di congedo prepensionamento è stato più volte avvistato negli uffici tecnici di Pascarola, privo di alcuna autorizzazione. Tanto che il giorno 28 novembre 2019 ha perfino timbrato adottando alcune determinazioni per assumere impegni e liquidazioni per l’Ente;
  • Aveva poi programmato una riunione unitamente all’ing. Lizzi come da nota n.29428 con il chiaro intento di presenziare, ma la Commissione Straordinaria avendolo incontrato gli chiariva ulteriormente l’illegittimità della sua presenza, invitandolo ad uscire.

Situazioni ancora poco chiare, per non dire torbide, sulla macchina amministrativa comunale. Ora la magistratura dovrà fare chiarezza sulla vicenda per capire se ci sono state ‘forzature’ per questa pratica, viste anche le diverse denunce fatte ai carabinieri.

 

 

 

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