Parco Verde al collasso tra ingombranti e cumuli di rifiuti

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La periferia mostra sempre dei caratteri connotativi diversi dal centro delle città, ma a Caivano spesso diventa ricettacolo di crimine, malaffare, rifiuti e degrado.
Il Parco Verde, ammasso di casermoni di cemento risalenti al post terremoto degli anni ’80, tra criminalità e violazione del diritto ad avere una casa degna di essere definita tale, sembra quasi essere condannato a diventare una discarica a cielo aperto.

Cumuli di rifiuti di ogni genere

Cumuli di rifiuti di ogni genere, ingombranti e solidi urbani si trasformano in vere e proprie montagne di spazzatura, quasi non bastassero le montagne di eco-balle della zona Asi.
Quello che crea ancora più disagio è che tali cumuli sorgono nei punti sensibili dell’agglomerato urbano come le scuole, l’azienda sanitaria locale e la parrocchia.

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Assenza delle istituzioni

Punti in cui si ritrovano ogni giorno, adulti e bambini, anziani e malati, punti in cui neanche i cassonetti dovrebbero esistere.
Ad oggi, il Comune di Caivano guidato dalla triade commissariale e da ben 7 funzionari sovraordinati, dopo innumerevoli segnalazioni da parte di cittadini ed associazioni locali, ancora non prende provvedimenti per la rimozione dei cumuli di rifiuti solidi urbani e degli enormi cumuli di ingombranti.

Terra abbandonata a se stessa…

Come si può vedere, camminando per i viali del Parco Verde, non è solo la politica ad essersi rivelata fallace, dal momento che è palese il totale fallimento dello Stato che non sa, o non vuole, amministrare perbene questa martoriata terra.

L’Ufficio Ambiente ormai dedito, solo ed esclusivamente, ad occuparsi di passaggi di cantiere, di liquidazioni alla Buttol Srl e di nuovi piccoli affidamenti, sembra essersi dimenticato di questa realtà abbandonata a se stessa e dei tanti cumuli di rifiuti giacenti sul territorio.

Ci auguriamo che i nuovi funzionari adottino presto nuove strategie di salvaguardia dell’ambiente al fine di scongiurare inconvenienti sanitari o semplicemente distorsioni del decoro urbano.

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Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura. Il suo percorso giornalistico è una continua azione a colpi di penna e battute: così ha deciso di far crescere il coraggio in lui. Ama definirsi un giornalista scomodo e amante della verità. Ciro Pisano, giornalista pubblicista dal 2018, ha studiato e si è formato come addetto alla comunicazione, in particolare modo a quella legata a progetti sociali. Diverse le collaborazioni che lo hanno portato al mondo dell’informazione e del giornalismo, da sempre impegnato nel giornalismo di frontiera e legato ai grandi movimenti di sinistra. Fautore del blog adaltavoce.eu, collaboratore nel passato con ilgiornaledicaivano.it ha collaborato con entusiasmo a più riprese con linterferenza, blog d’informazione libera ed indipendente!

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