Per molti mesi si è sentito parlare di Centro Operativo Comunale e di Unità di Crisi Covid-19.
In un nostro precedente articolo ponevano dubbi ed interrogativi sulla liceità della costituzione dell’unità di crisi, ma soprattutto ponevamo in risalto una serie di discrasie organizzative, tecniche, emergenziali, nonché, ponevamo in risalto alcuni mezzi utilizzati per le operazioni di routine, sprovvisti delle dovute polizze assicurative.
A distanza di mesi, periodo emergenziale “superato”, la città non conosce ancora i dati relativi alle attività effettuate dai volontari dell’Unità di Crisi, così come non conosce ancora i dati esatti del contagio nella nostra città, a causa di una comunicazione inesistente degli organi competenti in materia sanitaria.
Ci poniamo una serie di interrogativi di interesse pubblico che, ad oggi, restano dei misteri:
- Quanti volontari sono stati utilizzati?
- Quante ore di servizio prestate?
- Quanti interventi effettuati?
- Quante donazioni, sotto forma di generi alimentari, sono state ricevute? Come e a chi sono state smistate?
- Quanto materiale il comune ha acquistato?
- Quante famiglie sono state prese in carico?
Dati che dimostrerebbero all’intera città il lavoro effettuato dal Comune di Caivano con i volontari impegnati! Verità, trasparenza e legalità!
