Via Necropoli, una fogna a cielo aperto

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La paura dei residenti di via Necropoli, purtroppo, si è concretizzata: la realizzazione della nuova fogna, nei tempi stabiliti, resta un sogno. Dopo l’odissea vissuta a via De Nicola e via Sant’Arcangelo con i tempi dei lavori che si dilatarono in maniera indefinita stanno trovando conferma anche nel nuovo tratto a via Necropoli.

Ieri però la rabbia di alcuni residenti si è manifestata in strada con momenti anche di tensione verso tre soli operai mandati per qualche ora di lavoro solo a pomeriggio inoltrato. Il grido di rabbia dei residenti si è alzato forte, la gente esasperata dal degrado è scesa in strada, l’odore nauseabondo ha anche arrecato danno ad una signora che si è ripresa in tempo, prima della chiamata al 118.

La ditta in questione, la Andreozzi S.r.l. dopo un nuovo sopralluogo doveva passare al secondo tratto della strada, dando respiro a persone e attività commerciali liberando anche in maniera parziale il primo tratto.

Con ordinanza n. 3032 del 9 luglio 2020 la ditta aveva richiesto la chiusura fino a via Galilei (altezza scuola Ciari) e quindi si attendeva la prosecuzione dei lavori.

Questa mattina nessuno si è visto in cantiere, mentre la situazione nel week end era rimasta invariata con puzza e topi in primo piano, fino all’arrivo degli operai al pomeriggio per far abbassare il livello dell’acqua putrida solo per non far traboccare tutto.

Il tratto chiuso nelle scorse settimane

La situazione è davvero difficile, la fogna è aperta in diversi punti, con l’acqua degli scarichi in bella mostra e una puzza che con il caldo è aumentata di intensità, oltre a insetti e ratti che di tanto in tanto si vedono passeggiare.

I residenti hanno atteso per ore l’arrivo di qualche responsabile della ditta che si è sottratto all’incontro, lasciando i tre operai in balia della gente. La situazione è diventata insostenibile, anche dal punto di vista igienico sanitario.

Nelle prossime ore si paventa anche l’intervento dell’Asl per verificare il cantiere che ad oggi è ai limiti della decenza. Nel frattempo si è chiesto anche l’intervento della commissione straordinaria del Comune di Caivano, anche se non responsabile essendo lavori appaltati dalla Regione Campania per verificare se proprio la Regione ha la possibilità di sostituzione della ditta, deficitaria nei lavori appaltati sul territorio di Caivano.

Il tratto incriminato

La gente è stanca e se la ditta non riprenderà in maniera celere la prosecuzione dei lavori, con molta probabilità ci saranno altri momenti di tensione come quelli di oggi, in un’estate che si prospetta rovente da tutti i punti di vista.

 

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