“Caivano in avanti veloce”: intervista a Pasquale Mennillo

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Pubblichiamo un’intervista edita sul primo numero de “Il Cittadino” un periodico che si occupa di politica, sport, cultura e istruzione. In vista delle elezioni amministrative, riporteremo le varie interviste dei politici che le rilasceranno. Oggi, conosciamo meglio Pasquale Mennillo.

 

Pasquale Mennillo, è un candidato della lista “Italia Viva”, partito nato di recente nel panorama nazionale, che sostiene a Caivano il candidato sindaco Enzo Falco. Ha una lunga esperienza politica alle spalle, è stato consigliere comunale negli anni del ’92, ’94, ’97, nel 2001 e nel 2010.

E’ stato inoltre Presidente del Consiglio nel ’95, ’97 e 2010. Ha ricoperto la carica di vicesindaco e assessore in diversi settori, quali Bilancio e Patrimonio, delegato alla Polizia Municipale, Politiche Sociali, Affari Legali e Contenzioso.

 

Cosa le hanno insegnato le sue esperienze pregresse in politica?

Ho imparato che bisogna essere umili e mettersi in ascolto, lavorare per l’interesse del paese. C’è bisogno di vere competenze, perché l’evoluzione legislativa a cui assistiamo ogni giorno, ci fa comprendere che se non siamo prepara, non possiamo gestire la pubblica amministrazione. E’ importante avere il contatto reale con le persone, io provengo da un ceto popolare, dove ho imparato tantissimo. Oggi, per fare politica con consapevolezza ed umiltà, bisognerebbe essere estremisti popolari per comprendere i veri problemi del paese.

Qual è il settore che maggiormente richiede attenzione?

Il settore dove bisogna intervenire con urgenza è quello delle finanze. La prima cosa da fare è portare Caivano fuori dal dissesto, perché fino a quando non sarà fatto, non possiamo accedere ai finanziamenti, né fare investimenti, che invece sono necessari per il nostro paese.

Ci sono tanti pareri contrari sulle cause che hanno portato al dissesto. Secondo lei era inevitabile?

Secondo me, dallo studio che ho fatto, ovvero rileggendo dei documenti che hanno voluto giustificare questa scelta, le condizioni non c’erano, le cifre erano troppe basse per portare al dissesto.

Parliamo della lista “Italia Viva”, quali le novità?

“Italia Viva” è già di per sé una novità, in quanto si presenta per la prima volta alle elezioni. Stiamo lavorando affinché le persone, che sceglieranno di candidarsi con noi, siano competenti e altamente motivate a intraprendere quest’avventura. Un aspetto positivo è che finalmente possiamo parlare di un progetto politico chiaro con il candidato Enzo Falco, che ha riunito tu noi.

Perché ha scelto di sostenere il candidato sindaco, Enzo Falco?

Enzo Falco è stato scelto per esperienza, per vocazione ambientalista e perché ha riunito tuo il centro-sinistra, che per la prima volta dopo tanti anni, è compatto. E’ un uomo che ha conoscenza del nostro territorio, e sono d’accordo con lui nel valorizzare il settore agricolo, ormai da anni abbandonato, che invece rappresenta una grande risorsa per il nostro paese.

Per riattivare la macchina amministrava, da dove bisognerebbe partire?

Oggi, il comune necessita di personale. Come sappiamo, mancano tanti dipendenti pubblici e bisogna investire, ora più che mai, nelle risorse umane che rappresentano un punto centrale per avviare la macchina amministrative. Per risolvere questo problema, bisogna fare delle assunzioni quanto prima possibile.

Quali progetti per i giovani?

Per i giovani, bisogna prima di tuo fare in modo da restituire un’identità ed una vocazione, in primis alla città e di conseguenza a loro, creando spazi di aggregazione, investendo in progetti culturali. Dobbiamo fare in modo che i nostri ragazzi restano sul territorio, incrementando anche lo sviluppo dell’economia e dell’innovazione. Per la zona industriale, immagino un rapporto tra l’ente pubblico e il Consorzio Csa Asi per garantire un futuro lavoravo ai nostri ragazzi. C’è bisogno di creare occupazione.

Qual è la sua aspirazione, per le prossime elezioni?

Tra le diverse esperienze già vissute in politica, vorrei tornare a svolgere il ruolo di consigliere comunale, ho imparato tante cose proprio così. Mi mancano gli interventi e i dibattiti politici da fare nel consiglio comunale. Sono attività che mi spronano e mi invitano a fare sempre di meglio.

Che rapporto ha con le altre forze politiche?

Uno dei principi cardini per amministrare il paese, è di riuscire ad instaurare un buon rapporto anche con le altre forze politiche, basato sul dialogo ed il confronto. Discutere delle priorità che interessano il paese riguarda tu, non solo una fazione o un’altra, proprio perché al primo posto c’è il bene collettivo. Io sono tifoso di Caivano, non della forza politica d’appartenenza. Bisogna che tutti si impegnino per un dialogo civile, costruttivo e serio, senza fare una distinzione tra Guelfi e Ghibellini.

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