Giuseppe Mellone: la politica è un dovere verso il paese in cui viviamo. Coerenza e lealtà prima di tutto

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Giuseppe Mellone, ex consigliere comunale, ritorna ancora come candidato per le prossime elezioni comunali. Segretario di Forza Italia, sezione Caivano, sostiene il candidato sindaco di centro-destra, Salvatore Ponticelli.

Giuseppe, ci parli del suo rapporto con la politica:
Non ho mai amato particolarmente la politica, intesa come sistema per ottenere prestigio o potere, l’ho sempre ritenuta un dovere verso il paese che amo e ora ne sono più convinto che mai. Oggi scendo in campo con la coerenza e la lealtà di sempre per attivare il cambiamento tanto sperato da tutti noi.

Il suo impegno su cosa si è concentrato in questo periodo?
Ultimamente, la possibilità di avere nel nostro paese un impianto di biomasse mi ha spinto ad informarmi e a lottare affinché questo non avvenga. Abbiamo già troppi rifiuti, eco-balle e inquinamento. Non ci occorre altro. Le risposte dagli enti preposti tardano ad arrivare, ma insieme ad altri rappresentanti di Forza Italia, faremo sentire le nostre motivazioni in Regione e nelle sedi opportune. Occorre quanto prima un tavolo tecnico che possa affrontare la questione ambiente in tutti i suoi aspetti. Inoltre lavoreremo con costanza per far attivare le telecamere di videosorveglianza per contrastare i roghi tossici.

L’edilizia a Caivano è spesso frutto di abusivismo e incuria. Come poter risolvere la questione?

Di fronte al dramma dell’emergenza casa, questione mai veramente affrontata, come dimostra il grave e diffuso fenomeno dell’abusivismo, non si può voltare la faccia dall’altro lato. E’ giusto punire chi specula sui bisogni primari dei cittadini e demolire i frutti della speculazione edilizia. Ma laddove la legge lo consente o potrebbe consentirlo, è anche doveroso sanare tutte quelle situazioni di necessità che in qualche modo possono dare una risposta al diritto alla casa e sostenere le famiglie in difficoltà. Penso ad esempio alle norme regionali del centrodestra sull’housing sociale approvate nel 2013 che peraltro hanno già salvato dalla demolizione diversi immobili.

Quindi la questione diventa soprattutto sociale?
Certo. Ovviamente parliamo di immobili frutto di abusi di necessità acquisiti al patrimonio comunale per fini sociali, quindi non gravati da particolari vincoli assoluti (ambientali o urbanistici), laddove l’interesse pubblico, è assolutamente prevalente. Un Consiglio Comunale, dunque, potrebbe decidere e deliberare non solo di non procedere alla loro demolizione, ma anche di dismetterli a prezzi calmierati o altro ancora. A Caivano, lo sappiamo bene, il tema, che investe il problema sotto diversi aspetti, c’è. Ma c’è anche il nostro impegno, quanto meno ad approfondire per portare in consiglio comunale una delibera per restituire diritti (in primis alla casa) e dignità ai nostri concittadini meno agiati, più sfortunati.

Purtroppo Caivano non offre molte opportunità ai giovani. Come garantire loro un futuro?
Senza troppi giri di parole, la prima necessità è di dare ai giovani un futuro lavorativo. Tanti ragazzi seguono un alto percorso formativo e il più delle volte si ritrovano a svolgere occupazioni, che non solo sono svilenti dal punto di vista personale, ma sono anche poco retribuite. Dare loro dignità attraverso il riconoscimento delle competenze, con un’occupazione che varia in base alle specializzazioni di ognuno. Mancano tante figure professionali nell’organico comunale, sarebbe il caso di bandire dei concorsi e assumere finalmente i nostri giovani per il nostro paese.

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