Il voto dell’anatra zoppa!

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di Franco Abate

Il vincitore è tale quando è in grado di assumersi le responsabilità del condurre e cavalcare la vittoria con la forza dei propri numeri. A Caivano e in quei comuni dove vi è nell’elezione amministrativa il Voto Disgiunto è diverso.

C’è la possibilità dell’anatra zoppa e occorre che il Sindaco realizzi la seconda impresa. Quando si vince, non si deve essere costretti a cercare aiuto in casa dei vinti, che devono potersi opporre come meglio credono opportuno. A ciascuno la propria parte: nessun ruolo, nessun diritto. Purtroppo a questo porta la confusione del voto disgiunto che divide, scinde la “politica” dal “personale” nella misura in cui, in caso di ballottaggio, è “altro” a fare la differenza. E adesso le rispettive posizioni di confronto vanno portate fino in fondo, è solo questione di coerenza.

Vittoria (così come Sconfitta) è espressione di Dignità. Non si cerchi perciò di addossare preventivamente all’opposizione responsabilità che non le competono. Il diritto e il dovere di governare sono in mano ai vincitori, come il diritto di opporsi è invece in mano ai vinti. Certo sarebbe meglio per la città che chi vota un candidato a Sindaco voterebbe anche per la coalizione che lo sostiene o che chi da il voto ad una colazione da il voto  anche al candidato Sindaco ad essa collegato.

Succederà a Caivano?

Su questa domanda e sulle conseguenti risposte vanno costruite le decisioni politiche di oggi e del domani. Ciascun partito, ciascun movimento, chiunque avverta l’impegno per la politica, compreso tutti i candidati che sono impegnati al farsi eleggere, devono interrogarsi e cercare soluzioni nell’interesse della città.

Io, personalmente, vorrei dire sempre la mia, magari sbagliando ed essendo disposto anche a rivedere il mio pensiero. Lotto da anni per questo. Credo nei confronti a viso aperto, svolti con sincerità e onestà intellettuale. Tuttavia, il voto disgiunto non mi piace. Ma non per chi vincerà: tanto di cappello e in bocca al lupo a tutti e tre i partecipanti. Non mi piace per la situazione paradossale che si andrebbe a creare, che può essere molto dannosa per la nostra città.

Come già accaduto nelle elezioni amministrative del 2006, quando fu eletto al ballottaggio come Sindaco Papaccioli Giuseppe  di centrodestra con una maggioranza di centrosinistra e dopo solo due mesi fu mandato a casa, perdendo altro tempo per rifare le elezioni nel maggio 2007.

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