Sentenza TAR, illegittimi gli aumenti Tari del Comune di Caivano

0
2262

L’aumento della Tari del dicembre 2017 è stato illegittimo e come già scritto in precedenza e con tanti cittadini che chiesero il rimborso della famosa quinta rata fatta pagare ad inizio 2018 ora è giunto il momento della verità. Il ricorso oltre che dalla PPG fu fatto anche da diverse aziende all’interno della zona Asi e il Tar ha stabilito che non andava pagata.

Ecco la comunicazione giunta dal vicepresidente del Consorzio CSA ASI Caivano, Nino Navas

Accolto il ricorso al Tar proposto da oltre venti aziende del Consorzio CSA ASI Caivano avverso le delibere n.ri 28 e 29 del 04.12.2017, con le quali il Comune di Caivano aveva determinato, per l’anno 2017, un consistente aumento della tariffa TARI ed una rata integrativa a titolo di conguaglio per coprire l’intero costo del servizio. I Giudici amministrativi, accogliendo le difese degli Avvocati Alessandro Lipani e Michelangelo Emione, hanno riscontrato profili di illegittimità del piano finanziario 2017, richiamando un precedente in termini del Consiglio di Stato.

L’Ufficio di Presidenza, preso atto dell’importante risultato ottenuto, chiederà all’amministrazione di Caivano di ottemperare a quanto statuito dalla predetta sentenza e, conseguentemente, l’annullamento e/o la rettifica degli avvisi di pagamento per l’anno 2017, che dovranno essere ricalcolati sulla scorta della tariffa di cui alla delibera 23/17 (€ 10,76 mq) ovvero il rimborso delle somme versate in eccedenza in favore di tutte quelle aziende che hanno già corrisposto la rata integrativa TARI di cui alla delibera n. 29/2017-annullata con la richiamata sentenza.

In relazione all’anno 2018 dovrà ritenersi parimenti applicabile la tariffa di cui alla delibera n. 23/2017 (€ 10,76 per le attività industriali) con conseguente rimborso delle somme eventualmente versate in eccedenza, per tale annualità, dalle aziende consorziate. 

Per quanto attiene alla tariffa relativa all’anno 2019, approvata dalla terna commissariale con delibera n. 15/2019, si chiederà  la rettifica in autotutela, in considerazione dei principi richiamati nella sentenza resa dal TAR Campania n. 3906/2020 e dei palesi profili di illegittimità relativi anche al piano finanziario 2019.

Allo stesso modo, il Consorzio CSA Caivano, lette le recenti deliberazioni della Commissione Straordinaria n. 21 (APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO SULLA DISCIPLINA DELLA TASSA SUI RIFIUTI TARI) e n. 25 (APPROVAZIONE DELLE TARIFFE TASSA SUI RIFIUTI (TARI) ANNO 2020) del 15/09/2020, richiederà urgentemente un incontro con il Comune di Caivano al fine di censurare le motivazioni poste a fondamento di tali atti ed i criteri di calcolo delle tariffe, chiedendone urgentemente l’annullamento e/o la rettifica in autotutela.

In assenza di un confronto proficuo con l’Ente, volto ad arginare il costante aumento delle tariffe TARI a carico delle attività industriali presenti sul territorio, le aziende consorziate valuteranno di impugnare, entro i termini di legge, gli atti amministrativi anzidetti. 

In allegato la sentenza del TAR

Sentenza_Tar_Campani_n._3906_2020

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here