Lockdown: commercianti disperati. La lettera al sindaco e alle forze politiche

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L’annuncio del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di un nuovo lockdown ha messo in crisi l’intero ordine sociale, con proteste a Napoli, e con tante preoccupazioni da sedare a causa di una chiusura forzata delle attività commerciali. Già un’economia al lastrico, quella locale, ed ora si teme il peggio per il futuro di commercianti.

A Caivano, alcuni concittadini hanno deciso di scrivere al sindaco e ad altri politici, spiegando le ragioni di una possibile organizzazione interna da parte di tutti i commercianti, per evitare la chiusura totale.

Ecco la lettera:

Buongiorno sindaco sono un cittadino e un commerciante di Caivano. Oggi possiamo evitare di chiudere tutto, chiudiamo Caivano in entrata e uscita e restiamo aperti tutti, ci gestiremo tutti con sicurezza sempre monitorati, chiedete l’aiuto dell’esercito per controllare i confini ma non chiudiamo il commercio. Per favore siamo distrutti, ti aiutiamo in tutti modi, per restare sereni nel nostro paese 🙏🙏🙏🙏

Sono in attesa di una risposta i cittadini, con la disperazione e la paura di non sapere cosa accadrà da qui a qualche mese. Come tanti, del resto, che lavorano in settori ritenuti “secondari” e quindi poco importanti per la produttività. Per non parlare dei liberi professionisti e di coloro che aspettano ancora i soldi della casa d’integrazione. Insomma, la situazione è critica e sicuramente non eravamo pronti per un nuovo lockdown.

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