L’associazione Sveglia Caivano propone l’adozione del “Baratto amministrativo”

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Caivano – Introdurre anche a Caivano lo strumento del “Baratto Amministrativo” come forma di cittadinanza attiva e sostegno per quella fascia di cittadinanza in difficoltà. La proposta arriva dall’associazione socio – culturale, presieduta dalla dottoressa Mena Ambrosio, che nei prossimi giorni protocollerà al Comune un documento in cui si chiede all’amministrazione comunale di prendere in seria considerazione l’adozione di questa misura che in altri comuni hanno già applicato e che può rappresentare un’ opportunità per l’ente e una testimonianza efficace di cittadinanza attiva, in questi tempi così difficili

Secondo quanto stabilito dall’articolo 24 della legge numero 164 del 2014 i Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare, la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.” In base al tipo di intervento, tocca poi al Comune, a decidere se ridurre del tutto in parte alcune tasse.

Riteniamo che questa misura potrebbe essere molto utile anche per la nostra comunità – afferma Nino Navas, fondatore dell’associazione Sveglia Caivano – chi ha difficoltà a far quadrare i conti potrebbe in questo modo, rendendosi utile per la comunità, saldare i suoi debiti con il Comune sistemando le aree verdi della città, effettuando la manodopera in piazze e strade. Ma anche il recupero di aree e beni immobili inutilizzati. Un sistema che farebbe contento chi, magari essendo disoccupato, ha tempo a disposizione e debiti insoluti. Le tasse dovute, in questo caso, sarebbero trasformate in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. Auspichiamo – conclude Navas – che su questa opportunità che il legislatore offre si possa aprire un dibattito anche tra le forze politiche che guidano la nostra città per un possibile adozione”.

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