Gli insulti a Liliana Segre: una vergogna per gli italiani

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liliana segre vaccinazione

Pochi giorni fa, il 27 gennaio, in occasione della ‘Giornata della Memoria’, ebbi modo di ricordare, proprio su questo blog

L’alfabeto dell’orrore
  • l’eccidio nazista di milioni di ebrei;
  • la testimonianza di Piero Terracina, uno scampato di Auschwitz, alla scuola ‘Milani’ di Caivano il 24 e 25 febbraio 2005;
  • i rigurgiti razzisti contro gli ebrei, posti in essere anche oggi sui social;
  • la necessità di conservare la memoria storica delle tragedie del passato, perchè queste non si ripetano più.

A distanza di poco più di venti giorni da quel 27 gennaio ha suscitato in me intensa commozione la visione di Liliana Segre, ultranovantenne, che, mentre le veniva praticata la vaccinazione anticovid, invitava gli italiani a vaccinarsi per vincere questa terribile pandemia.

Mostra Scuola Milani 2005

Contemporaneamente, però, grande è stato il mio sconcerto, misto ad un incredibile orrore, per i vergognosi insulti a lei rivolti. Ho provato orrore, perchè, dire vergogna, sarebbe molto riduttivo.

A questa donna, applaudita, onorata e omaggiata qualche mese fa al parlamento europeo, nella sua patria viene augurato ogni tipo di sventura e di morte, con epiteti volgari e oltraggiosi.

                          CHE VERGOGNA! CHE SQUALLORE!

La sua chioma bianca, la sua dignità, l’accorata commozione con la quale rievoca i terribili eventi da lei vissuti, dal giorno della sua partenza per Auschwitz dal binario 21 della stazione di Milano alle indicibili sofferenze nel lager, suscitano in me una voglia di pianto e uno schifo tremendo per i suoi detrattori.

Parafrasando Cicerone, mi viene da dire: ‘Fino a quando abuserete della nostra pazienza?’ Voi che vi siete resi autori di questi orrendi messaggi?

E’ ormai il momento di dire BASTA

2 COMMENTS

  1. Cara Franca ho letto il tuo intervento e lo condivido in pieno. La nostra Liliana Segre non è stata minacciata per essersi vaccinata ( lo stanno facendo tantissime persone ), ma perché ha dimostrato di essere ancora un esempio da seguire in un mondo pericolosamente minacciato dal razzismo. In presenza di tali rigurgiti neo fascisti bisogna essere vigili e attenti. So che tu sei attenta osservatrice di quanto avviene nel nostro paese e so che continuerai a contrastare tali vergognosi tentativi di restaurazione di un passato che non deve tornare. Conta sul mio contributo. Giuseppe Costantino

  2. Carissima mia Preside, ogni volta dalla lettura delle sue profonde parole colgo lo spunto per una riflessione. Oggi, ci tocca più che mai e in modo continuato assistere a forme di violenza verbale impietose, proprio come quelle che hanno vista protagonista Liliana Segre. È inverosimile che nel mondo attuale, nonostante le ferventi lotte, debba ancora mostrarsi un quadro sociale così involuto e ottuso. Non dovrebbe forse essere questo il tempo della solidarietà e del rispetto reciproco? Grazie Preside Falco, perché attraverso il suo contributo può muovere le coscienze e arrivare dritta al cuore di molti.

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