Decide di pulire la città, percettore del reddito di cittadinanza offre il suo contributo

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Spesso parliamo dei disagi della nostra città, ma non dimentichiamo di dare voce a chi si prodiga per il bene comune. C’è chi è in attesa di un’occupazione, e per evitare l’ozio, decide di sua spontanea volontà di dare un contributo per il paese.

E’ quanto accaduto in via Longobardi, dove un cittadino di buon’ora ha deciso di ripulire la strada dalle erbacce e dai rifiuti, in maniera autonoma. Non è la prima volta, che il signore si dedica al decoro pubblico, pochi giorni fa è stato visto alla Posta, nel tentativo di dare una ripulita dell’area, ma proprio in quell’occasione è stato intimato a non presentarsi ancora, perché senza nessuna autorizzazione.

A chi ha chiesto spiegazioni, il cittadino, che oggi ha un volto ma non un nome, ha dichiarato: “Sono un percettore del reddito di cittadinanza. Nessuno mi ha obbligato, certo, ma voglio farlo di mia spontanea volontà. Non riesco a stare fermo senza dare un aiuto. Ho sempre lavorato e non mi fermo adesso”.

Il suo intervento non è stato coordinato da alcun referente. Tempo fa, aveva un lavoro, accordava i pianoforti, un bel mestiere che oggi quasi è sparito. Come lui, tanti percettori sono in attesa di essere coinvolti in un progetto comunale, che possa dare loro la possibilità di contribuire a migliorare la vivibilità del territorio di Caivano.

A dicembre scorso, nell’articolo seguente, illustrammo l’approvazione di un progetto di utilità collettiva per impiegare 124 fruitori del Reddito di Cittadinanza residenti a Caivano, su diverse aree di intervento.

Lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza a Caivano

 

Ancora non abbiamo avuto riscontri attualmente, ma in attesa di una risposta, ci auguriamo che tutti prendano esempio dall’operato di questo cittadino che ha dimostrato quanto sia importante la dignità dell’individuo, soprattutto quando in tanti sono coloro che etichettano i percettori del reddito di cittadinanza come “fannulloni”, senza fare opportune distinzioni, e soprattutto senza considerare realmente le condizioni di esigenza di tante persone che proprio grazie a questo sussidio oggi possono avere un minimo garantito.

 

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