Caserta: una tragedia che ci riguarda

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Quello che è successo a Caserta in un sabato di fine agosto è una tragedia incommensurabile e assurda. Un giovane di San Marco Evangelista poco più che adolescente è stato colpito a morte da un altro ragazzo di Caivano.

Entrambi i ragazzi dovevano trascorrere una serata affollando i diversi pub che si trovano nel cuore di Caserta, poi, un fraintendimento, qualche parola di troppo, qualche sguardo non troppo benevolo e si è scatenata una rissa che ha causato poi la morte di Gennaro Leone.

Una tragedia che non può lasciarci indifferenti. Una giovane vita è andata persa lasciando un dolore troppo grande nella sua famiglia. L’altra tragedia riguarda un altro ragazzo che per tutta la vita dovrà portare il peso di aver compiuto un gesto esecrabile per aver tolto la vita ad una persona.

La giustizia farà il suo corso; il giovane di Caivano subirà una condanna. L’auspicio è che possa utilizzare il tempo, che passerà privato della libertà, per rimeditare sul suo folle gesto e capire che la violenza porta solo tragedie e lutti.

Le periferie abbandonate

Quello che però è successo a Caserta non è un episodio isolato. Da anni migliaia di adolescenti, ragazzi e ragazze nel fine settimana partono dalla periferia dei comuni per riversarsi a Napoli e Caserta per incontrarsi, stare insieme.

La gioventù di Caivano è solita spostarsi a Caserta, Frattamaggiore  e Napoli, quelli di Miano, Ponticelli e vari rioni ogni settimana affollano il Vomero, il centro storico di Napoli, via Caracciolo.

A volte per futili motivi si accendono discussioni che si trasformano in risse e ci scappano i feriti e qualche volta, purtroppo, anche il morto. Questo accade da nord a sud d’Italia nelle grandi metropoli, ma anche in piccole città.

Spesso questi episodi vengono derubricati a fatti semplicemente delinquenziali, a scontri fra esaltati un pò ubriachi e un pò drogati.

Purtroppo pochi intravedono in questi episodi la spia del profondo disagio che vivono i nostri giovani. La condizione giovanile nel nostro paese è poco indagata e manca una reale capacità di ascolto per capire e interpretare le ragioni di un disagio sempre più diffuso. Moltissimi giovani sono disorientati rispetto ai repentini cambiamenti del nostro tempo.

L’Italia è il paese in Europa con il più basso tasso di occupazione dei giovani, quello delle mille periferie, quartieri abbandonati e privi di servizi sociali, centri d’ascolto e che producono solitudine e abbruttimento.

Caivano, paese morto

Caivano non sfugge a questa condizione. Un paese di 40 mila abitanti dove non c’è nulla, non ci sono cinema, l’unico teatro è chiuso, come lo stadio, non ci sono sale per ballare, solo qualche sparuto bar. Dopo le 21 Caivano si trasforma in una città spettrale.

In questo contesto, dove mancano reali punti d’ascolto e di aggregazione è inevitabile che i giovani vadano altrove portandosi dietro la loro frustrazione, il loro disagio e a volte anche lame per aggredire, difendersi, per colpire.

Ecco che la tragedia di Caserta ci riguarda. Abbiamo fatto tutto per impedirla?

Cosa hanno fatto le pubbliche istituzioni locali per trattenere i giovani a Caivano nei fine settimana?

Cosa hanno fatto le istituzioni scolastiche per impedire il dilagare della cultura dell’illegalità?

Cosa hanno fatti le parrocchie per aprirsi al territorio proteggendo la componente più fragile dei nostri giovani?

Fra qualche giorno, o qualche mese la tragedia di Caserta sarà archiviata come tutti i problemi di un paese che affannosamente cerca di recuperare la sua ‘normalità’. Resterà il dramma di chi ha determinato questa tragedia, sperando che il nostro esausto paese non debba viverne altre.

 

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Quando si agisce cresce il coraggio, quando si rimanda cresce la paura. Il suo percorso giornalistico è una continua azione a colpi di penna e battute: così ha deciso di far crescere il coraggio in lui. Ama definirsi un giornalista scomodo e amante della verità. Ciro Pisano, giornalista pubblicista dal 2018, ha studiato e si è formato come addetto alla comunicazione, in particolare modo a quella legata a progetti sociali. Diverse le collaborazioni che lo hanno portato al mondo dell’informazione e del giornalismo, da sempre impegnato nel giornalismo di frontiera e legato ai grandi movimenti di sinistra. Fautore del blog adaltavoce.eu, collaboratore nel passato con ilgiornaledicaivano.it ha collaborato con entusiasmo a più riprese con linterferenza, blog d’informazione libera ed indipendente!

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