Posto esclusivo su strada pubblica o stallo per disabili?

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L’Avvocato Filomena Sorrentino, penalista di Caivano ed ex assessore, ha chiesto agli organi competenti la verifica di un posto per disabili sito in Via Mazzini n. 12, situazione già attenzionata dai giornali qualche anno fa per la posizione e l’eccessiva lunghezza dello stesso. Procediamo con l’intervista per chiarire meglio la vicenda.

Avvocato qual è stata l’esigenza che l’ha spinta a questo accertamento e perché solo ora visto che lo stallo è stato concesso nel 2015?

Innanzitutto ringrazio per l’occasione che mi viene data per chiarire la mia posizione su questo aspetto in vista delle tante dicerie che circolano per il paese, molte anche a danno della mia persona.

Ricordo benissimo l’articolo che uscì su Minformo nel 2016 in cui si rendeva noto che: “in Via Mazzini di Caivano si trovava uno stallo per disabili così eccessivamente lungo che poteva collocarsi un pullman”, ed effettivamente così sembrava ma poi lo stesso venne modificato e collocato il mancante paletto che identificava l’autorizzazione allo stesso. Fu proprio questo successivo intervento che non mi ha mai spinto negli anni a chiederne l’accertamento perchè credevo che alla modifica corrispondesse una verifica da parte degli organi competenti.

L’esigenza oggi nasce dal fatto che in Via Mazzini strada in cui abito e ci lavoro con il mio studio professionale è divenuta di difficile parcheggio, questo è il motivo che mi ha spinto a chiederne l’accertamento onde verificare se sussistano ancora i presupposti per lo stesso e anche perché sono stata costretta dal titolare a spostare la macchina più volte nonostante fosse posta ai margini e non sullo stallo, dove ancora oggi si trova un numero dipinto a mano sull’asfalto che non è previsto da nessuna normativa e per il quale è stata anche elevata una sanzione amministrativa.

Ci potrebbe illustrare i presupposti previsti per legge che consentano il mantenimento dello stallo per disabili?

Certamente, i requisiti previsti dall’art. 381 del D.P.R. 16.12.1992, n. 495 sono:

  1. a) sia in possesso dell’autorizzazione in deroga e relativo contrassegno di parcheggio per persone diversamente abili;
  2. b) sia in possesso di certificazione rilasciata dall’ufficio medico – legale dalla competente A.S.L. attestante che la persona per la quale viene chiesta l’autorizzazione ha effettiva capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.
    c) l’abitazione sia collocata in zona ad alta densità di traffico;
    d) sia proprietario di veicolo;
  3. e) non abbia disponibilità di garage, posto auto o altra struttura idonea al ricovero del proprio veicolo.

Di tutti questi requisiti le posso confermare che esiste la disponibilità di un garage con ingresso in tavernetta perché conosco la struttura di quelle villette in quanto le ho viste costruire. Inoltre, l’autorizzazione ha validità 5 anni e anche su questo ho chiesto di verificare perché se non è stato presentato il rinnovo ad oggi è scaduta.

Invece in merito alla persona disabile quali sono le sue sensazioni?

Guardi da un punto di vista umanitario è naturale che mi sento sensibilizzata e combattuta dalla vicenda però posso dirle che anche mia madre è disabile con una frattura al femore per cui ha subito l’impianto di una protesi che non le consente comunque di deambulare con facilità motivo per cui è costantemente accompagnata da me, ma non ho mai fatto richiesta di uno stallo per disabili perché ho il posto auto nel mio palazzo e la legge non me lo consente.

Ci potrebbe dire la posizione dell’amministrazione comunale in merito?

Della vicenda ho informato l’assessore Tonia Antonelli che da subito si è mostrata molto disponibile e sensibile alla vicenda, la stessa spicca per grande professionalità e correttezza e sono rimasta molto soddisfatta della sua partecipazione attiva per una soluzione in termini di giustizia. Anche il Sindaco Falco con serietà e rigore mi ha assicurato che verrà fatta luce sul caso e nulla verrà trascurato, ribadendo di volere riconoscere diritti solo se previsti dalla legge.

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