Mancati fondi per la videosorveglianza, scambio di messaggi tra Don Patriciello e il ministro dell’Interno

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In seguito alla notizia dell’esclusione del Comune di Caivano dalla Graduatoria Nazionale per i contributi impianti video-sorveglianza, Don Maurizio Patriciello ha chiesto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, delle spiegazioni.

Caivano si è piazzato al n°1614 nella graduatoria definitiva, per dei requisiti, che come ha spiegato il ministro Lamorgese, non erano in linea con il progetto. La domanda che ha posto Don Patriciello è stata: come mai Caivano, Frattaminore (al numero 1650) sono stati esclusi dal progetto? Dalla risposta ottenuta celeremente dal ministro, i criteri attuali risalgono all’anno 2018 e questi non hanno consentito l’inserimento in graduatoria per i Comuni di Caivano e Frattaminore, sottolineando che in ogni modo avrebbe provveduto a trovare altri fondi del poc sicurezza. L’anno prossimo ci saranno delle modifiche per i criteri d’accesso.

L’azione parte ancora una volta dalla Chiesa e la risposta arriva velocemente dallo Stato, mentre la politica locale sembra essere attenta ad uno scambio di comunicati per autoelogio. I fondi disposti dal bando  “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” avrebbero rappresentato un valido supporto per iniziare a creare una rete di sicurezza civica, con un controllo che almeno avrebbe rassicurato i cittadini che vivono in una realtà dilaniata dalla micro-criminalità. 

Speriamo che le promesse del ministro Lamorgese non muoiano nel dimenticatoio.

 

 

1 COMMENT

  1. La notizia che il ministro degli interni si sia attivato solo a seguito dell’intervento di padre Maurizio fa capire che la maggioranza delle porte girevoli non conta nulla e bene farebbe se rimettesse il mandato, permettendo ai cittadini di fare piazza pulita di una giunta che sta facendo solo male a Caivano.

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