Luna park della festa patronale, solite polemiche dei biglietti omaggio

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Terminata la festa patronale di Caivano dedicata a Maria SS. di Campiglione, nonostante il via libera per i festeggiamenti dopo il Covid, nulla di eclatante dopo due anni di nulla.

Circa tre giorni in sordina che non hanno fatto assaporare nemmeno lontanamente le storiche feste di anni fa, dove la popolazione era coinvolta per una giornata attesa da un anno. 

Festa invece per i giovani che hanno potuto godere delle tanto attese giostre, aperte per l’ultimo giorno ieri sera, con una discreta presenza, nonostante la pioggia.

La tradizione, invece, della distribuzione poco chiara dei biglietti omaggio e ridotti per il Luna park invece, è stata confermata in pieno.

Come si è saputo la scorsa settimana da politici locali, l’organizzazione dei giostrai ha consegnato un numero di biglietti omaggio (si parla di circa 200, ma il colpo d’occhio è stato molto diverso) al sindaco di Caivano che arbitrariamente li ha suddivisi per i soli assessori e consiglieri di maggioranza, come se gli elettori dei consiglieri di minoranza non avessero gli stessi diritti degli altri cittadini.

Una scelta poco felice, visto che nell’ultima festa, con la commissione straordinaria, i biglietti vennero esclusivamente distribuiti, in un numero più alto a tutte le chiese cittadine, senza l’esclusione di nessuno.

L’articolo del 2019 con la consegna con foto ai parroci cittadini:

I biglietti di cortesia per le giostre direttamente alle parrocchie

Diversi i messaggi di disappunto sui social oltre ad un manifesto anonimo in città che vede il sindaco protagonista sulle giostre.

Leggiamo che in altri comuni italiani, c’è un codice di comportamento che impedisce di ricevere tagliandi di favore con indicazioni anche della Prefettura per tutti i rappresentanti politico-istituzionali del Comune.

La polemica

La polemica è subito nata. Prima la consigliera Orsella Russo ha denunciato l’accaduto con un post sui social:

«A mio avviso è stato fatto il contrario di ciò che doveva essere fatto.
I biglietti omaggio dovevano essere devoluti esclusivamente alle parrocchie, alle case famiglia che accolgono minori che vivono disagi sociali e familiari e alle associazioni che svolgono attività di prossimità che avrebbero a loro volta individuato le famiglie bisognose. Non vorremmo vedere ancora una volta bambini con la testa alzata a guardare un “piccolo”, ma per loro importante divertimento, che non possono raggiungere per difficoltà economiche».
 
 
Dello stesso avviso l’ex sindaco di Caivano Simone Monopoli che con una vignetta dai social è divenuto messaggio goliardico su tutti i cellulari cittadini con la rappresentazione del dialogo tra il sindaco e un bambino. Ricordiamo che con l’amministrazione Monopoli i biglietti di cortesia vennero suddivisi equamente tra tutti gli esponenti politici per una distribuzione, si spera a bambini bisognosi, di tutta la città senza limitazioni politiche.
 
Per ciò che abbiamo appreso in giro, in gran parte i politici hanno consegnato i tagliandi ad associazioni e a case famiglia, ma di certo questo metodo non è stato assolutamente trasparente.
 
Purtroppo, nel 2022 si cerca ancora il mercimonio di questi ‘privilegi’, riservati magari a chi ha i soldi per pagarsi le giostre ma preferisce approfittare dei suoi amici potenti, mentre la povera gente non può permettersi di far divertire i propri figli.
 
Ma come ribadiamo da anni, il peccato originale resta dei caivanesi che al momento del voto utilizzano in modo infausto la matita… poi l’importante è non lamentarsi!

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