Area SS87 considerazioni a margine di una sentenza di assoluzione

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In data 19 novembre 2021 dopo appena 40 minuti di camera di consiglio, il giudice monocratico, dott. Lucia Ferraro della 2a sezione del tribunale Napoli Nord ha mandato assolti l’ex sindaco di Caivano dott. Simone Monopoli,l’ex responsabile del settore ambiente dott. Vito Coppola e l’ex responsabile della ditta Buttol sign. Antonio Cappelluccio.

La sentenza veniva depositata il 13 gennaio 2022 e allo stato non risulta appellata dal pubblico ministero e dovrebbe essere definitiva.

Rilevamenti Arpac

Il procedimento penale ha avuto inizio dopo il sequestro avvenuto nel marzo 2017 ad opera della Guardia di Finanza dell‘area ex campo Rom sulla strada statale ex SS 87.

Il sequestro in una prima fase, includeva anche alcuni automezzi della ditta Buttol, successivamente dissequestrati. Successivamente al sequestro dell’area, da parte della Guardia di Finanza gli atti venivano inviati al tribunale di Napoli Nord che formalizzava l’accusa: per tutti gli imputati veniva contestato il reato di sversamento incontrollato di rifiuti su area pubblica, nonchè lo scarico, senza autorizzazione, di liquami in tre vasche.

Il processo aveva inizio dopo il rinvio a giudizio il 5 marzo 2018. Un processo durato oltre tre anni dopop aver ascoltato diversi testi. Due presentati dal dott. Coppola, uno dal dott. Monopoli e una per laditta Buttol.

Foto del 2008

Inoltre nel corso del processo sono stati visionati filmati e foto scattatte ad alcune agenzie che periodicamente affettuano voli di ricognizione su tutte le aree comprese nella cosiddetta Terra dei Fuochi.

Sulla scorta delle consulenze depositate e sulal base delle testimonianze rese il giudice monocratico, dott Lucia Ferraro ha ritenuto che l’assunto della pubblica accusa fosse destituito da ogni fondamento nel merito.

I rifiuti presenti nell’area erano datati, e non sono riconducibili all’attività della Buttol. Inoltre sempre nella stessa sentenza il giudice di merito ha escluso, in sentenza, che l’attività autorizzata dall’ex sindaco Monopoli potesse condurre a formulare  un’accusa di uno scarico di acque reflue.

La sentenza emessa il 19 novembre 2021 ha mandato tutti assolti per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste.

Rifiuti presenti nell’area nell’area nel 2008

Quattro anni di processo, consulenze, testimoni per un processo che secondo il giudice di merito, forse, non sarebbe dovuta nemmeno iniziare, concludendosi già nella fase delle indagini preliminari.

Infine va precisato che a tutte le udienze ha presienziato il dott. Vito coppola che nell’ultima, quella del 19 aprile 21, prima delle richieste del P.M. e le arrinche degli avvocati difensori: Avv. Vincenzo Mormile, Avv. Salvatore D’Antonio, Avv. Mario Papa, ha reso dichiarazioni spontanee alla presenza, anche, dell’ex sindaco Monopoli.

Foto aerea dell’area

Abbiamo deciso di commentare questa sentenza a 5 mesi dalla conclusione del processo, perchè riteniamo che il ruolo della stampa sia quello di informare e non anticipare giudizi.

Il nostro ruolo di giornalisti è quello di dare notizie in modo sobrio come richiesto dal ministro della Giustizia, Marta Cartabia, senza esporre nessuno a gogne mediatiche e processi sommari senza pubblicare intercettazioni che non hanno nessun valore probatorio e di rilievo penale.

Quetsa è la linea che ci siamo dati come giornale. Siamo garantisti nei fatti perchè riteniamo che la presunzione d’innocenza sia un cardine fondamentale del nostr ordinamento costituzionale.

 Siamo altresì convinti che le sentenze si possono e si decono commentare, perchè i giudici non sono infallibili e spesso la verità giudizioaria non corrisponde alla verità storica.

 

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