L’addio a mister Montalto, il ricordo della Caivano sportiva

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Commozione e tanti ricordi per mister Benito Montalto scomparso pochi giorni fa. Tutta la Campania sportiva ha voluto con un messaggio ricordare un allenatore che nella sua professione prima di tutto metteva la lealtà e principi dello sport.

Una città dove ha lasciato il segno è stata Caivano, fu il primo allenatore, nel 1972, della nuova società nata dalla fusione tra i due sodalizi l’U.S. Caivanese Mario Faraone, presidente l’Avv. Ninì Maramaldi e la A.S. Boys Caivanese, presidente Mimmo Ambrosio, dando vita così ad una nuova società che sarà denominata U.S.B. Caivanese “Mario Faraone” subito vincente.

La Promozione del campionato di I categoria arrivò dopo uno spareggio con la squadra del Mercato Ittico di Pozzuoli. Lo spareggio fu una vera battaglia, tanto è vero, che si dovette disputare due gare, la prima a Torre Annunziata (1-1). Con il regolamento che prevedeva la ripetizione della gara in caso di pareggio, si dovette disputare un secondo incontro a Torre del Greco, che terminò con il risultato di 2 a 0 per la Boys Caivanese con due reti del bomber De Rosa Vincenzo.

Lo ricorda proprio il segretario di quella squadra, Mimmo Ambrosio: ‘Dopo la fusione e la nascita della U.S.B. Caivanese si doveva vincere. Nel Dna dei colori gialloverdi c’è sempre stata la vittoria, nei miei quarant’anni da segretario ogni anno si costruiva sempre per vincere. Quindi già al primo anno, nel 1972 scegliemmo un allenatore giovanissimo, Benito aveva 33 anni, ma aveva già ottenuto ottimi risultati e se ne parlava benissimo. Allestimmo una squadra giovane, ma forte, gran parte dei calciatori erano tutti di Caivano e lui fu il degno condottiero. Vincemmo al primo anno, una finale sofferta contro il Mercato Ittico, formazione di Pozzuoli, dove ci furono anche scontri tra tifosi, la posta in palio era altissima. Ci fu una grande festa a Torre del Greco, dove si giocò e a Caivano per la vittoria e mister Montalto fu felicissimo.

Il mio ricordo è vivo, un siciliano di animo napoletano, distinto e schietto. Per questo è stato molto amato a Caivano, tanto da ritornaci altre due volte. Era molto serio e nelle sue scelte, non faceva entrare nessuno.’

Il presidentissimo Giacinto Russo lo ricorda con estremo affetto: ‘Mister Montalto era conosciutissimo: un allenatore competente, molto serio e un gentiluomo. Sotto la mia presidenza è stato a Caivano nel 1992, ma lo ricordo negli anni 80’ quando giocavamo nel difficilissimo girone pugliese ottenendo ottimi risultati. Un aneddoto che ricordo e quindi che spiega anche il suo carattere è di qualche giorno prima di una gara quando un dirigente gli fece notare come un calciatore era in ottime condizioni e lo ‘suggerì’ come titolare, lui annuì, ma la domenica non lo convocò per far passare il messaggio che era lui a decidere e non faceva passare suggerimenti’

Anche la società attuale ha voluto ricordare mister Montalto, il presidente Rubino e il direttore Marruzzella hanno voluto inviare a Portici, al funerale, un gagliardetto della società che è stato posizionato sulla bara. Questo il commento dei due: ‘Facciamo parte di questa nuova giovane Caivanese, non abbiamo conosciuto personalmente il mister, ma ne abbiamo potuto apprezzare le qualità umane e professionali da chi ci racconta quei campionati e da quello che abbiamo letto. Le foto in bianco e nero e successivamente a colori che sono nel libro della storia della Boys Caivanese ardono di passione e attaccamento alla città e a questi colori, cosa che certamente è stata con mister Montalto e che quotidianamente cerchiamo di fare noi. Abbiamo voluto inviare il gagliardetto come simbolo di tutta Caivano che ha amato e stimato Benito Montalto prima come uomo e poi come grande allenatore.’

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