Bonus bollette 2023, ecco cosa c’è da sapere

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Il Governo Meloni ha deciso di prorogare il bonus sociale bollette. A dicembre è stato calcolato un aumento del 23,3% della bolletta del gas rispetto al mese precedente. 

Cosa c’è da sapere sul Bonus bollette

Il bonus sociale o più semplicemente bonus bollette, cioè lo sconto su luce e gas per le famiglie in difficoltà, è stato prolungato per effetto di una norma contenuta nella Manovra 2023. Ma con una novità fondamentale: l’innalzamento del tetto posto all’Isee, che passa da 12mila a 15mila euro

Ecco il testo originale contenuto nella Legge di Bilancio: “Per l’anno 2023 sono ammessi alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati i nuclei familiari con un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) valido nel corso dell’anno 2023 fino a 15mila euro”.

Come richiederlo

Non occorre presentare alcuna richiesta per accedere al bonus. Si riceve in automatico lo sconto in bolletta qualora si possiedano i requisiti. Il contributo sarà infatti accreditato direttamente in bolletta.

Quanto vale il bonus

Per quanto riguarda gli importi, a stabilirne il valore è direttamente l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Il dato viene aggiornato entro il 31 dicembre dell’anno precedente e sul sito dell’Autorità è possibile calcolare l’importo del bonus gas per Comune, tipologia di utilizzo del gas e numero di componenti del nucleo familiare. Per verificare invece a quanto ammontano i bonus sociali elettrico, gas e idrico, si consiglia di consultare questa sezione del sito Arera con dati in periodico aggiornamento.

I requisiti

Un membro del nucleo familiare, così come attestato nell’Isee, deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica;

La tariffa deve fare riferimento a usi domestici (cioè essere legata a una fornitura in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare) o, per accedere al bonus sociale idrico, per uso domestico residente attivo (cioè l’erogazione del servizio deve essere in corso) o temporaneamente sospeso per morosità.

In alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.

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