I Carabinieri arrestano un falsario, taroccava abilmente qualsiasi tipo di documento

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A tradirlo è stata la classica buccia di banana. Era un falsario praticamente perfetto, riproduceva illegalmente carte d’identità e tessere sanitarie. I Carabinieri di Caivano, guidati dal sottotenente Antonio La Motta, sono arrivati a lui grazie ad alcune mail sospette. In pratica l’uomo di Afragola, Fabio Paolone, 30 anni, residente nel noto rione Salicelle, inviava ai comuni, tramite un account di posta elettronica molto simile a quella dei Carabinieri, le richieste di numero di carta di presunte persone che avrebbero smarrito i documenti, usando timbro e carta quasi identici a quelli veri utilizzati dalla Tenenza dell’Arma di Caivano.

Per fortuna alcuni comuni hanno risposto, ma sulla mail vera dell’Arma e questo è stato l’errore fatale. In pratica i militari ricevevano dati di carte d’identità il cui furto e smarrimento non risultava denunciato, circostanza strana che ha indotto le forze dell’ordine ad aprire un’inchiesta, durata mesi. Gli inquirenti prima sono risaliti all’account falso dei Carabinieri e da qui, tramite le compagnie telefoniche, al numero di Ip e di telefono da cui giungevano le richieste ai comuni.

Nell’appartamento c’era una stanza adibita a tipografia clandestina

Accertato dove era ubicata l’abitazione da cui partivano le mail, sita ad Orta di Atella, subito l’hanno perquisita trovando un vaso di Pandora: molti documenti contenenti dati veri ma con foto di altre persone, tessere sanitarie abilmente contraffatte, uno stock di carte d’identità cartacee in bianco risultate provento di furto in vari comuni; lui stesso usava tre carte d’identità con la sua foto ma intestate ad ignare persone, documenti fiscali, Cud e naturalmente apparecchiature informatiche atte a riprodurre quanto prima detto, fra cui timbri a secco di alcune città italiane, e svariati telefoni cellulari. L’uomo, inoltre, hanno accertato i Carabinieri, usava i documenti falsi per accedere a finanziamenti che ovviamente intascava personalmente e non restituiva più, facendo ritrovare in debito cittadini del tutto inconsapevoli del finanziamento contratto a loro nome. Il falsario ovviamente è stato subito arrestato ed il magistrato di turno ha disposto, visto la gravità delle accuse, immediatamente la custodia a Poggioreale. Dovrà rispondere di possesso e falsificazione di documenti falsi nonché di ricettazione.

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