Tragedia a Cardito, la ricostruzione degli eventi e le accuse

0
8018
Tragedia a Cardito, la ricostruzione degli eventi e le accuse

Ricostruiamo tutta la vicenda avvenuta tra il 26 e il 27 gennaio a Cardito. E’ stato proprio lo scorso sabato sera quando Tony Essobti Bedra, 24enne, ha iniziato a picchiare i due bambini, Giuseppe e Noemi figli della compagna. Il giorno successivo, le percosse sono state più forti, fino a quando Giuseppe di sette anni è deceduto, la piccola è stata trasportata in ospedale alle 15,30 soccorsa dal personale del 118, avvertiti dagli agenti del Commissariato di Afragola.

Le dichiarazioni della madre

La madre, Valentina Casa (30 anni), inizialmente aveva dichiarato di non essere presente in casa quando sono avvenute le violenze, poi è stata la dichiarazione della piccola Noemi a far luce sulla vicenda. La donna, al contrario di ciò che aveva sostenuto, era presente mentre avvenivano le violenze.

In un primo momento, la donna ha detto di essere arrivata in casa quando già era accaduto il tutto e di aver visto il suo compagno che le avrebbe detto che il bambino era caduto per le scale. Poi ha ammesso la verità: “Tony sembrava un diavolo. Ho cercato di fermarlo, ma non ci sono riuscita”.

Le dichiarazioni di Tony

Tony, dopo tante ore di interrogatorio davanti agli agenti della squadra mobile di Napoli e al magistrato Paola Izzo ha cominciato a dire in modo confusionale: “Forse l’ho colpito con un calcio, una mazza di legno…non so bene”. In nottata è stato trasferito in carcere in attesa della convalida che dovrebbe avvenire al massimo entro domani.

Le dichiarazioni di Noemi

Ai medici e ad una psicologa del Santobono, la bambina avrebbe infatti dichiarato: “È stato Tony, l’amico di mamma ci picchia sempre. Ci ha picchiati Tony, ha cominciato da ieri, a me e al mio fratellino. Poi è andato via”.

Le sue condizioni non sono gravi e in lento miglioramento, anche se la piccola non sa ancora che il fratellino non ce l’ha fatta.

Accusato di omicidio volontario aggravato, aveva precedenti penali

Tony Sessoubti Badre è stato portato in carcere in nottata, è stato accusato di omicidio volontario aggravato. Anche la donna, madre dei tre bambini è stata interrogata a lungo. Tony aveva dei precedenti penali per reati contro il patrimonio, scippo e droga, e già era stato segnalato alle forze dell’ordine per problemi di alcolismo, che avrebbero potuto determinare il suo raptus istintivo.

Il passato di Tony

Gli stessi genitori di Tony, la madre residente a Crispano, il padre scomparso da qualche anno aveva problemi di alcol e non è riuscito ad imbarcarsi per l’Africa come avrebbe voluto, essendo di origini tunisine, la madre è invece italiana, era stata aiutata dal Comune di Cardito tra il 2010 e il 2013 per superare la sua dipendenza dall’alcol.

La dinamica dell’uccisione

Dalle prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe ucciso il figlio della compagna e ferito la figlia della stessa picchiandoli con una scopa e prendendoli a pugni. Saranno gli esami autoptico e accertamenti della Scientifica a fornire ulteriori elementi di indagine. Le indagini sono condotte dalla Procura di Napoli Nord con Francesco Greco.

La situazione a Cardito, la scuola aveva avvisato i servizi sociali

A Cardito, ci sarà il lutto cittadino nel giorno del funerale del piccolo, così come dichiarato dal sindaco Giuseppe Cirillo. La situazione della famiglia non era molto conosciuta dai vicini di casa, i due infatti si sarebbero trasferiti da pochi anni in paese, anche se gli episodi di violenza si erano già verificati. Il piccolo Giuseppe infatti si era già presentato a scuola a Cardito, tra settembre ed ottobre 2018, in diverse occasioni con visibili contusioni sul viso e infatti le maestre avevano avvertito i servizi sociali di Cardito per intervenire. La madre, in seguito a questo provvedimento, avrebbe decise di spostare il bambino in una scuola di Crispano. Le due scuole si sono trasmesse queste notizie, ma i servizi sociali non si sono attivati in tempo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here