Giovani Liberi lancia il comitato NoBiotech. Basta rifiuti a Caivano!

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Come Associazione “Giovani Liberi per Caivano” ci siamo sentiti in dovere, con tanti altri cittadini e referenti di altre realtà locali occupate per l’ambiente, di contribuire alla nascita del COMITATO #NOBIOTECH – afferma Ciro Pisano – e non permetteremo che siano i Commissari a decidere sulla sorte della nostra città, ma soprattutto sulla nostra salute.

L’ 11 settembre 2018 è stato presentato un progetto dalla Biotech S.r.l con sede legale in Napoli per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano prodotto dalla digestione di biomassa con una fase successiva di compostaggio per l’ottenimento di compost di qualità nella zona Omomorto, vicino ai Regi Lagni a Caivano.

L’impianto si propone di trattare 60.000 tonnellate di RU e scarti agro-alimentari e 20.000 t di scarti delle potature ed assimilabili.

Chiediamo ai Commissari di fare chiarezza su questi punti:

  1. È mai stata organizzata la conferenza dei servizi?
  2. Chi ha partecipato?
  3. Cosa si è deciso?
  4. Che fine ha fatto l’avviso pubblico in cui si richiedevano ai cittadini e alle realtà locali le proprie osservazioni?

In mancanza di questi riscontri scenderemo in piazza con mobilitazioni e presidi. Non lasceremo solo il nostro territorio: FATE PRESTO!

IL FATTO

Secondo alcune indiscrezioni, in seguito ai manifesti affissi per la città, i Carabinieri si sarebbero recati presso gli uffici competenti per acquisire tutta la documentazione sulla vicenda al fine di esaminarla e bloccare qualsiasi tentativo di occultare verità, fatti e responsabilità.

No Biotech
No Biotech

IL COMUNICATO

15 anni fa la Regione Campania, a guida Partito Democratico, volle realizzare l’installazione di un CDR presso la zona industriale di Pascarola. All’epoca si disse che l’impianto avrebbe portato ricchezza al nostro paese, in quanto avremmo dovuto percepire un ristoro ambientale di milioni di euro per il disagio ambientale che la nostra comunità avrebbe patito: di soldi, negli anni, ne abbiamo visti pochissimi, di inquinamento e disagio tantissimo. Poi fu realizzato il termo valorizzatore ad acerra, altro inquinamento e diossina considerata la stretta vicinanza.

Milioni di eco balle sono state depositate sul nostro territorio, oltre alle tantissime tonnellate di eco balle stipate presso l’azienda carrozzone Igi.ca.

L’attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella sua campagna elettorale aveva promesso di liberare la Campania dalle eco balle. Nel 2020 il suo mandato scadrà e le eco balle resteranno ancora sui nostri territori, non è riuscito, infatti, neanche a smaltirne il 10 %.

L’ultima novità della Regione Campania è stata quella di voler realizzare nei centri di Tufino, Pascarola e Giugliano degli ulteriori impianti per la produzione di CSS, combustibile da rifiuto, che dovrebbe essere bruciato nei cementifici, inquinando diffusamente, e che non riuscirà mai ad essere piazzato alimentando le discariche e gli inceneritori, pesando per centinaia di milioni di euro sulle tasche dei cittadini.

La ricetta di Vincenzo De Luca e del Partito Democratico è sempre la stessa: o discariche o bruciare, l’importante che paghino i cittadini in danaro e in salute.

In questo quadro già estremamente complicato, al quale si aggiungono sversamenti di rifiuti tossici (e non) e roghi su tutto il territorio adesso c’è la concreta possibilità che si realizzi un ulteriore impianto per la produzione di biometano e di compostaggio da parte di una società privata che è la biotech, un progetto che per la sua attuazione richiede l’approvazione anche del Comune di Caivano.

Caivano ha già dato e non può continuare ad essere quella landa luogo di cemento, fabbriche della morte e discariche campane.

I commissari devono rappresentare la volontà dei cittadini di Caivano in tutte le sedi e devono negare l’approvazione stessa del comune per questo impianto.

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