Chiunque cittadino caivanese abbia la sventura di imbattersi in una determina di liquidazione dei gettoni di presenza in favore dei consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute consiliari e delle commissioni permanenti non può che rimanere sconvolto per non dire stomacato.
Ogni trimestre la spesa a carico del bilancio comunale sfiora i 20/25 mila euro, gran parte di questa spesa viene assorbita dall’erogazione di gettoni di presenza per la partecipazione alle commissioni consiliari, che avrebbero il compito di snellire i lavori del consiglio comunali, circostanza, quest’ultima, che quasi mai si verifica.
I consigli comunali spesso si traducono in un effluo di chiacchiere, dove quasi mai vengono approvati atti importanti, in quanto oltre il 50 % dei punti all’ordine del giorno è costituito da interrogazioni e mozioni che non si traducono in azioni concrete per risolvere gli annosi problemi del paese.
Nel periodo gennaio/giugno 2022 la spesa complessiva ha sfiorato i 40mila euro, i primi due posti sono occupati dai consiglieri Ponticelli Gaetano e Alibrico che hanno incassato la somma complessiva di 3.506,55 € il primo e 3434,25 € il secondo. Una somma che potrebbe lievitare fino a oltre 6000 su base annuale, praticamente il reddito di cittadinanza di molti cittadini caivanesi.
Probabilmente queste cifre si spiegano con attività svolte nelle commissioni consiliari che però è di difficile decifrazione, visto gli scarsi risultati prodotti.
Va detto per completezza d’informazione che sei consiglieri di minoranza: Angelino, Pinto, Grande, Russo Giuseppe, Russo Orsella e Padricelli si sono decurtati il 30 % degli emolumenti dovuti per un totale di 7000 € nei mesi gennaio /giugno 2022, una somma che confluisce in un apposito fondo che dovrebbe finanziare iniziative sociali, culturali e di sostegno per le persone più indigenti.
Allo stato non risulta che siano state finanziate iniziative sociali da parte del comune attingendo dal predetto fondo.
Non concludono niente per Caivano, ma quanto lavorano!