Beni confiscati, si riparte

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Nel corso degli ultimi decenni sono stati confiscati decine di immobili frutto dei proventi illeciti delle organizzazioni criminali sul territorio di Caivano. I beni confiscati sono gestiti da un’agenzia nazionale che li trasferisce laddove ce ne siano le condizioni al patrimonio indisponibile dei comuni.
L’agenzia ha trasferito nel corso degli anni ben 32 beni immobili di cui 22 mediante relativi verbali. Una parte di questi immobili sono stati già utilizzati come uffici comunali per altri sono in corso attività di progettazione.
Alcuni degli immobili presentano le condizioni per la loro utilizzabilità (immobili siti di via Deledda, via Cairoli, via Galilei) inoltre è stato individuato in via Pietro Micca angolo via Rosselli, una struttura che con opportuni interventi di ristrutturazione potrebbe diventare una caserma.

Inoltre la commissione straordinaria ha effettuato una ricognizione su tutti gli immobili e raggruppati in 4 tabelle.
Nella prima tabella gli immobili ancora abusivamente occupati. Un ulteriore tabella dove rientrano gli immobili per cui esiste una ipotesi di riutilizzazione, una tabella relativa agli immobili consegnata al comune da cui risulta che la riutilizzazione è particolarmente complessa.
Infine la quarta dove sono compresi gli immobili utilizzabili in tempi medi.
Per tutti gli immobili che non è possibile un riutilizzo per fini istituzionali o sociali, il comune ha avviato le procedure di restituzione degli stessi alla Anvsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)
Spetterà sicuramente alla prossima amministrazione che si insedierà dare corso al provvedimento adottato dai commissari per cercare di riutilizzare questi beni che potrebbero ampliare il patrimonio immobile dell’ ente da destinare soprattutto all associazionismo culturale, sociale e sportivo.

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