La raccolta differenziata nel comune di Caivano rappresenta una delle criticità del servizio di tutela ambientale.
La media per i primi quattro mesi dell’ anno 2025 si attesta a circa 33.94%, molto al di sotto di quanto previsto dal legislatore che la fissa al 65%, ma soprattutto la percentuale di raccolta differenziata raccolta in questi quattro mesi è significativamente al di sotto delle percentuali raggiunte dai comuni viciniori.
I dati del catasto rifiuti nazionale, fermo al 2023, ci dice che Frattaminore è al 53%, Cardito al 65%, Crispano al 48%, Frattamaggiore al 51%, Acerra al 70%, mentre la sola Afragola sprofonda al 30%.
Nell’arco degli ultimi dieci anni la raccolta differenziata a Caivano non ha mai superato il 34%, con una punta negativa nel 2010 dove la raccolta si attestava al 13,06%.
Una raccolta differenziata del 34% vuol il dire che il 66 % dei rifiuti raccolti sul territorio va ai vari impianti di trattamento. Per l’anno 2025 il comune di Caivano ha impegnato la somma di 2 milioni 589 mila euro per lo smaltimento della raccolta indifferenziata presso lo Stir di Pascarola.
Inoltre il comune di Caivano ha impegnato la somma di 100 mila euro per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti e tessili per l’anno in corso.
Questi dati non sono certo incoraggianti e gravano significativamente sul costo complessivo del servizio e quindi sulla tassa che i cittadini sono chiamati a pagare
L’auspicio è che la gara in svolgimento possa selezionare una ditta in grado di implementare il servizio di raccolta differenziata abbattendo i costi e fornendo un servizio più qualificato alla città.