Grandi felicitazioni per la Festa dei Gigli 2025, ma l’altra faccia della medaglia nessuno ha avuto il coraggio di raccontarla. Il regolamento che catechizza il tanto attesto evento viene da lontano, non è figlio di questa amministrazione, quanto messo in campo nel lontano 2017 dalla Commissione Straordinaria sembra ormai uno scialbo e sbiadito ricordo. Ambulanti, parcheggiatori abusivi e scelta più che discutibile sulla proposta musicale offerta alla cittadinanza, insomma, al di là del fulcro della festa, il contorno è decisamente opinabile. In tutte le amministrazioni si sa, ci sono equilibri da mantenere e rospi da ingoiare, lo sa bene il sindaco Michele Emiliano (in foto copertina) che avrebbe optato per altro su alcune cose, ma il confine tra capo dell’esecutivo ed ostaggio della sua maggioranza è labile.
Crispano è letteralmente ingolfata, la burocrazia farraginosa o le volute negligenze dopo sei anni di gestione, consegnano al paese dati certi e inoppugnabili; teatro Comunale mai riaperto, logorato dal tempo e dalla mancanza di idee per farlo ripartire, ad oggi è ancora chiuso, lo stesso per la villa Comunale, diventata ormai una vera e propria selva, fatiscente e indecorosa, un obbrobrio a cielo aperto, per non parlare della struttura, o meglio, quel che resta della struttura Campioni del Mondo, un ammasso di cemento roso dagli artigli inesorabili del tempo e dell’abbandono, tenuto così da anni, purtroppo lo spazio per la polvere sotto al tappeto si è esaurito.
Promesse, solo inane promesse, accompagnate da vaniloqui e obiettivi mai raggiunti se non in maniera risicata. Ad un anno dall’Emiliano bis, l’amministrazione da lui capitanata ha perso letteralmente lo smalto, in politica contano i fatti e quelli purtroppo ancora si devono vedere, il tempo delle strette di mano è finito, alle mancate verità si preferiscono sempre le vere bugie.