E’ terminato con un nulla di fatto il primo incontro dell’esame congiunto azienda-sindacati previsto dall’avvio della procedura di licenziamento per 151 degli 806 addetti dell’Algida di Caivano, procedura iniziata il 16 settembre scorso.
In base alla legge le parti hanno tempo fino al prossimo 2 novembre per trovare un accordo in sede aziendale e fino al 2 dicembre in sede regionale nel caso di mancata intesa in fabbrica. Se però fino ad allora non sarà sopraggiunto nessun accordo la multinazionale Unilever, proprietaria dello stabilimento, potrà spedire unilateralmente a casa dei lavoratori le lettere di licenziamento, entro 120 giorni dalla data di avvio della procedura, cioè entro il 16 gennaio 2016. Situazione tesa.
Secondo quanto trapelato dal faccia a faccia di ieri, durato ore, dal primo pomeriggio a sera inoltrata, le parti restano rigidamente sulle rispettive posizioni. Da un lato la Unilever non intende mollare sul fronte dei tagli e dall’altro i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono la revoca della massiccia procedura di mobilità. Il confronto è stato dunque rinviato a data da stabilire. Probabilmente riprenderà la prossima settimana.
Nel frattempo in fabbrica si sciopera. Oggi infatti è stata effettuata dai lavoratori mezz’ora di astensione per turno, ovviamente contro lo spettro dei licenziamenti.
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