Via De Sanctis senza luce, la lettera destinata al commissario De Vivo

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Via De Sanctis senza luce, la lettera destinata al commissario De Vivo
Via De Sanctis

Arrivano alla nostra posta, sempre più lamentele da parte della cittadinanza per i disservizi che Caivano sta offrendo da un po’ di tempo. Ecco una lettera che ci è stata inviata da un cittadino, Alfonso Bencivenga, indirizzata al commissario prefettizio Vincenzo De Vivo, all’ingegnere Stefano Lizzi e all’architetto Raffaele Celiento.

Nell’oggetto, si discute dell’interruzione del servizio di illuminazione pubblica a Via De Sanctis. La strada resta al buio da ieri, con conseguente mancanza di sicurezza per l’intera cittadinanza.

Via De Sanctis, Caivano: regna il buio

“Mi permetto di segnalare alla S.V. il grave disagio che viviamo da ieri nella nostra strada, in particolare vorrei porre la Sua attenzione sull’enorme importanza che assume tale servizio, quello dell’illuminazione pubblica, della strada in cui abito, dove di palificazioni e, quindi, lampadine, ce ne sono due o tre e se ne viene a mancare qualcuna, regna il buio totale.

In particolare cito la Deliberazione n. 110 del 19 dicembre 2012 nella quale l’Autorità qualifica il servizio di illuminazione delle strade comunali come servizio pubblico locale, trattandosi di attività caratterizzata «sul piano oggettivo dal perseguimento di scopi sociali e di sviluppo della società civile, selezionata in base a scelte di carattere eminentemente politico quanto alla destinazione delle risorse economicamente disponibili ed all’ambito di intervento e su quello soggettivo dalla riconduzione diretta o indiretta ad una figura soggettiva di rilievo pubblico“.

La cosa che mi preme di più evidenziare non è tanto la natura del servizio che, in ogni caso, essendo un servizio pubblico locale per la normativa che lo regolamenta non può essere interrotto, per non incorrere nel reato di “interruzione di pubblico servizio “, ma è l’interesse proprio di cittadino di essere tutelato e garantito dallo Stato nella sicurezza personale.
E’ proprio questo il nocciolo della questione, è garantita la sicurezza della persona quando si è obbligati a percorrere intere strade, soprattutto, isolate, nel buio più totale sperando di essere accompagnati dal chiaro di luna?

Articolo 2 della Costituzione: la sicurezza è uno dei pilastri su cui si fonda lo Stato moderno

Che Amministrazione pubblica è quella che non soddisfa i diritti costituzionalmente garantiti? Perché anche se la sicurezza non è espressamente citata tra i diritti fondamentali della persona di cui all’art. 2 della Costituzione è da più parti ribadito che essa viene implicitamente riconosciuta dalla Carta Costituzionale in quanto compito esclusivo dello Stato per la tutela dei suoi cittadini.
La sicurezza è uno dei pilastri su cui si fonda lo Stato moderno. La possibilità di vivere e di preservare la propria integrità fisica e la propria incolumità è desiderio primario di ogni essere umano.
Per questo motivo richiedo il Suo autorevole intervento affinché venga ripristinato l’esercizio del diritto alla sicurezza della persona attraverso la riattivazione del servizio di illuminazione pubblica nella mia strada, a garanzia dell’incolumità fisica di ogni singolo cittadino.

Confidando in una Sua sollecita e risolutiva risposta, porgo distinti saluti”.

 

1 COMMENT

  1. Anche in via Confalonieri 7 hanno tolto un lampione pericolante da anni e adesso siamo al buio completo. A quando un nuovo lampione?

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