Inquinamento: dati e impressioni contrastanti, Forza Italia scrive al commissario

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Inquinamento: dati e impressioni contrastanti, Forza Italia scrive al commissario

Dati e impressioni contrastanti a Caivano dopo il maxi rogo nella zona industriale di Pascarola. Mentre Asl e medici hanno consigliato di restare chiusi in casa e di lavare accuratamente frutta e ortaggi, l’Arpac (Agenzia regionale protezione ambientale Campania) invece, con un report di 14 pagine, comunica che:

Report Arpac

“Nell’area interessata dall’incendio che si è sviluppato presso la ditta di recupero rifiuti “Di Gennaro Spa” di Caivano, intorno alle 13.00 del 25 luglio, i dati elaborati finora da Arpac non mostrano superamenti dei valori limite per le concentrazioni di inquinanti atmosferici.
Le centraline di monitoraggio ubicate nell’area di interesse non hanno rilevato valori critici dei parametri monitorati. I valori di ossidi di azoto e benzene rilevati nelle prime ore del 26 luglio mostrano concentrazioni lievemente maggiori, sebbene ampiamente entro i valori di soglia normativi, per condizioni meteo-ambientali favorevoli all’accumulo degli inquinanti”.

L’Arpac ha stazionato un laboratorio mobile di monitoraggio della qualità dell’aria in località Pascarola di Caivano e sabato verranno raccolti ulteriori dati.

La Politica locale

Gli amministratori locali ed ex consiglieri comunali sono spariti, molti in vacanza mentre i propri concittadini subiscono l’ennesima violenza ambientale.

Gli unici a muoversi e a scrivere nuovamente al commissario sono gli iscritti al partito Forza Italia con il segretario Giuseppe Mellone, residente a Pascarola e presidente dell’ultima commissione ambiente.

E’ stata fatta richiesta di misure per la salvaguardia dell’aria e dell’ambiente e di controllo sugli opifici Zona ASI Pascarola.

Ecco la lettera:

Considerato che la salute dei cittadini deve essere predominante nella gestione della cosa pubblica per garantire quei diritti sanciti dall’art. 32 della nostra Costituzione e che deve essere onere dello Stato rimuovere ogni ostacolo per il pieno godimento di questi diritti.

  • Considerato che solo nell’ultimo anno il territorio di Caivano e dei paesi limitrofi è stato teatro di incendi di varia natura non ultimo quello dell’opificio che produce vernice per l’edilizia, quello di un deposito di auto sequestrate, quello dei rifiuti presenti nello STIR e nel deposito “ex IGI.CA, se si esclude l’incendio del 25 luglio avvenuto nella Di Gennaro SPA;
  • Considerato che materiale facilmente infiammabile alle intemperie nei mesi estivi può dare inizio anche a combustione spontanea prescindendo da qualsiasi atto doloso;
  • Pur ammettendo necessaria l’emissione di una ordinanza che spinga la cittadinanza ad intraprendere le giuste misure a salvaguardia della salute;
  • In considerazione del fatto che Caivano non è popolato solo da cittadini telematici che possono informarsi via internet ma soprattutto da anziani inconsapevoli delle normali prassi da adottare in caso di eventi come quello del 25 luglio;
  • Vista la mancanza di effettivo controllo sui piani di emergenza incendi per gli opifici insistenti sul territorio come dimostra la consistente presenza di materiale altamente infiammabile in più di una azienda della ZONA ASI senza che sia presente la seppur minima misura di controllo e prevenzione degli incendi;
  • Vista la ricaduta ambientale che sta vedendo il paese e le sue periferie, in particolare Pascarola, teatro di pioggia cinerea di dubbio contenuto chimico che non farebbe escludere la presenza di furano e benzene utilizzati come materiale per la fabbricazione di buste e bottiglie in PET e PVC e come additivo per vernici di etichette e riviste;

 Nuova emergenza ambientale

Testimoniata la grande emergenza ambientale per la nube nera ancora presente nei cieli di Caivano.

Considerato che nei programmi regionali si ha intenzione di trasportare sul territorio caivanese ulteriori ecoballe per la fabbricazione di combustibile solido secondario che, vista la non certezza della vendita, potrebbe insistere nelle piazzole degli impianti che lo produrranno;

Forza Italia Caivano, unita ai cittadini nella preoccupazione; si stringe alla Comunità Caivanese tutta, e CHIEDE alle SS. LL. in indirizzo ognuno per sua competenza:

  • Di intervenire tempestivamente per dare comunicazione adatta alla popolazione sprovvista di internet (affissione di manifesti, attraverso mezzi vocali per le strade);
  • Di attuare un fattivo controllo sui dispositivi di sicurezza di tutti gli opifici che si trovano all’interno del territorio caivanese (anche zona ASI) in quanto gli effetti di una eventuale disfunzione degli stessi ricadono sulla popolazione;
  • Di porre in essere tutte le misure necessarie per la salvaguardia della salute cittadina comunicando tempestivamente, anche attraverso mezzi vocali per le strade, quali peculiarità presenta la difficile situazione ambientale;
  • Di chiedere ed esaminare attraverso controlli ognuno dei piani di sicurezza aziendale degli opifici della zona ASI.

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