Presa la banda del buco a Napoli, nell’organizzazione 2 caivanesi

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banda del buco
banda del buco

Arrestata nella notte dai carabinieri della compagnia di Napoli centro una «banda del buco» composta da 12 complici; dopo indagini coordinate dalla procura di Napoli il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere, detenzione e porto illegali di armi, rapina, furto aggravato e ricettazione, reati di cui i soggetti rispondono a vario titolo.

Ogni componente della banda era specializzato in una particolare mansione. Individuato un obiettivo, prima ne studiavano a tavolino le difese passive, poi gli specialisti dei sopralluoghi entravano all’interno e li “mappavano” per individuare le via d’accesso e di fuga e prendere le misure dei buchi da realizzare, dopo entravano in gioco gli “scavatori”, conoscitori della rete fognaria che si occupavano della realizzazione del buco mentre i “pali”, con radiotrasmittente alla mano, controllavano i movimenti in superficie. Ricavata la via d’accesso, i malfattori sbucavano nelle gioiellerie e nelle banche con tute integrali e stivaloni di gomma e, con volto travisato e armati di pistole, assalivano impiegati e commessi e li tenevano in scacco per costringerli ad aprire caveau e cassette di sicurezza.

Per muoversi meglio, inoltre, si sono avvalsi di una guardia giurata e di un dipendente del servizio fognature del Comune di Napoli che avevano messo le loro competenze a disposizione.

banda del buco a Napoli
banda del buco a Napoli

Gli arrestati

Sono finiti in carcere: Giuseppe Capezzuto, 66enne domiciliato a Castelnuovo Cilento (Salerno); Pasquale Iacomo, 60enne di Cicciano (Napoli); Gennaro Cristofaro, 66enne di Montesanto; Francesco Trinchillo, 46enne di Quarto (Napoli), Mauro Russo, 41enne di Caivano (Napoli); Antonio Racca, 47enne di Villaricca (Napoli); Vincenzo Alboreto, 55enne residente e già agli arresti domiciliari a Scalea (Cosenza); Giuseppe Caso, 40enne di Cercola (Napoli), già detenuto nel carcere di Ariano Irpino (Avellino); Vincenzo Cioffi, 49enne dei quartieri Spagnoli e già agli arresti domiciliari; Michele Carandente, 34enne di Quarto (Napoli), già agli arresti domiciliari. Ai domiciliari invece una donna incensurata di Villaricca e Massimo D’Onofrio di Caivano

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