All’Annunziata la Via Crucis per le vittime delle mafie

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‘Croce e Sangue come Memoria Viva‘ è il titolo dato alla Via Crucis per le vittime di violenza, di mafia e dell’inquinamento scritta da Antonio Trillicoso per la chiesa dell’Annunziata che si svolgerà per strade della parrocchia venerdi 12 a partire dalle 18,30 con lettori familiari delle vittime e rappresentanti di alcune associazioni.

Il percorso di questa particolare e innovativa via crucis si snoderà per le strade della parrocchia soffermandosi dove attualmente si fa spaccio di droga, vicino a un bene confiscato dove ci sono uffici distaccati del comune e vicino ad un luogo dove fu trucidato un capo-boss alcuni anni fa.

‘Un segnale forte per la cittadinanza e per la comunità locale – dice lo scrittore Antonio Trillicoso, autore dei testi della via crucis – per metterci la faccia e non fare solo proclami di circostanza’.

‘Abbiamo voluti dare un significato diverso alla via della croce di Gesù abbinando vittime innocenti al calvario vissuta da Gesù – ha detto don Antonio Cimmino, parroco dell’Annunziata di Caivano – Un’iniziativa che va nel solco del cammino pastorale che stiamo attuando da circa sei anni sulla legalità’.

via Crucis Annunziata
Via Crucis per le vittime delle mafie e dell’inquinamento

Stazioni dedicata oltre a Falcone e Borsellino e a Don Peppe Diana, martiri di giustizia ma anche ai due bambini del Parco Verde Fortuna e Antonio violentati e poi scaraventati giù dal palazzo dove abitava nel dove subivano violenze. Ma ci sono stazione dedicate alle vittime della Terra dei Fuochi e persone meno note come Teresa Buonocore una mamma di Portici uccisa perché aveva denunciato un boss locale che aveva violentato la figlia.

‘Storie drammatiche e violente – dice ancora Antonio Trillicoso – che non devono essere dimenticate e di cui non si deve solo commemorare ma vivere il loro ricordo come memoria viva’.

Altre stazioni dedicate a Peppino Impastato, il giovane attivista politico di Cinisi vicino Palermo, don Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo per aver sfidato apertamente la mafia, ma anche Antonio Di Bona e Pasquale Miele due imprenditori uno di Casal di Principe e l’latro di Grumo Nevano i cui familiari hanno dato vita a un’associazione che promuove progetti e manifestazioni. Ma verranno ricordati anche Stefano Cucchi il giovane brutalmente trucidato da alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine durante l’interrogatorio. Il sindaco di Pagani Marcello Torre, trucidato dalla camorra per aver denunciato gli affari illeciti durante il post terremoto dell’80. Gelsomina Verde, la giovane di Scampia anche lei seviziata e Lea Garofalo per essersi opposta alla ‘Ndrangheta. Senza dimenticare Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino ucciso per i suoi articoli di denuncia sulle attività dei boss della provincia di Napoli. Un ricordo anche per Emanuele Di Caterino, il giovane di San Cipriano d’Aversa vittima di bullismo.

‘Un variegato album di vittime per diversi motivi che purtroppo hanno provocato tanto dolore non solo ai loro familiari diretti ma anche alle comunità – sottolinea Antonio Trillicoso – E’ un modo per restituirgli in qualche modo momenti di dignità per le vite rubate ingiustamente’.

Vittime della camorra
Vittime della camorra

Lettori speciali della Via Crucis della chiesa dell’Annunziata di Caivano saranno da Emilio Diana, fratello di don Peppe e Augusto Di Meo, testimone di giustizia. Don Carlo De Angelis, cappellano carcerario, Angela Tuccillo, criminologa, Salvatore Di Bona, figlio di Antonio e Giuseppe Miele, fratello di Pasquale dell’Associzione Terra Nuova. Ma anche Patrizia Palumbo presidente dell’Associazione Dream Team – Donne in Rete di Scampia, Giovanna Settembrese dell’Associazione AGE, Anna Magri dell’Associazione Noi Genitori di Tutti e Francesco Emione. Poi Antonio Angelino e Michele Annunziatella con Carlo Lubrano dell’Associazione Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione. Leggerà anche Francesco Verde, fratello di Gelsomina e Nicola Baldieri, giornalista – fotoreporter e Amalia Di Caterino, mamma di Emanuele.

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