Novità per il caso di Raffaele Arcella, giovane 29enne di Caivano, che nel 2019 ha perso la vita dopo un intervento di bypass gastrico. Ieri, 4 maggio, presso il tribunale di Nola, davanti al giudice Teresa Valentino e il pm Patrizia Mucciacito, c’è stata la prima udienza preliminare, dove la difesa si è costituita parte civile. Ad assistere i genitori, l’avvocato Fernando Maria Pellino.
I due medici indagati sono stati rinviati a giudizio innanzi alla dottoressa Zingales il prossimo 22 settembre. I capi di accusa sono di “imperizia, negligenza, imprudenza durante l’intervento di bypass gastrico disattendendo le linee guida SI.C.OB”. (Società Italiana di Chirurgia dell’ Obesità e delle malattie metaboliche).
“Mio figlio merita giustizia – incalza il padre di Raffaele, il signor Antonio Arcella – ciò che gli è accaduto è inaccettabile. Mi auguro che, un futuro, errori simili non debbano più capitare. Ogni giorno lo penso. La sua mancanza ha lasciato un vuoto incolmabile”.