Caso Raffaele Arcella, incompetenza territoriale della sede del tribunale, rinviato il processo al 25 novembre

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Iniziato stamattina il processo sulla delicata vicenda che ha portato due medici a giudizio per la morte del giovane Raffaele Arcella di Caivano, che nel 2019 è deceduto a seguito di un bypass gastrico.

I due medici indagati, Cristiano e Casillo, sono accusati di “imperizia, negligenza, imprudenza durante l’intervento di bypass gastrico disattendendo le linee guida SI.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche). Il giudice Zingales del Tribunale di Nola, preso atto della costituzione delle parti, ha disposto il rinvio del processo al 25 novembre.

Sarà questo il giorno in cui saranno sciolte le riserve sull’ammissibilità della parte civile che ne ha fatto richiesta ovvero la nonna di Raffaele, la signora Annunziata Daniele, circa l’incompetenza territoriale della sede del tribunale competente presentata dalla contro parte, a cui l’avvocato della famiglia Arcella, Fernando Maria Pellino, si è appellato sull’assoluta infondatezza dell’istanza presentata.

Successivamente, sarà stabilito un calendario per le udienze istruttorie. 

Il padre, Antonio Arcella:

“Ci riteniamo soddisfatti per come stia evolvendo il processo – ha sostenuto il padre, Antonio Arcella tutto infatti avviene in modo rapido grazie all’avvocato Fernando Maria Pellino che non esita a sollecitare le udienze in tempi breve, per la grande sofferenza che tutta la nostra famiglia ha dovuto patire per la perdita di Raffaele“.

 

 

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