STOP ALLA VIOLENZA! COMBATTERE LA CULTURA DELLO STUPRO.

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COMUNICATO STAMPA

Combattere la cultura dello stupro!

Solidarietà e sostegno a tutte le vittime di violenza.

La prepotenza del branco e l’innocenza di due ragazzine. Vite segnate per sempre, vite che non ricorderanno la loro adolescenza così come doveva essere vissuta.
Ricordiamo la piccola Fortuna in una foto, quella foto che, poco dopo la sua morte, girava su tutti i telegiornali. Quel sorriso accennato, i buchetti nelle guance e i codini alti tenuti su con due elastici di colore diverso, uno giallo e uno nero. Aveva compiuto sei anni da qualche mese, e li avrebbe avuti per sempre, ed è triste che il suo nome salti fuori solo nelle aule dei tribunali o quando l’orrore si ripete. Abbiamo avuto tutti 6 anni come la piccola Fortuna ed anche 13 anni come le due cuginette che sono state stuprate questo luglio da sei adolescenti, tra cui un maggiorenne.
Non è umanamente pensabile ne tollerabile che assurgano alle cronache storie simili. Quello che è successo è qualcosa che fa decadere il concetto stesso di essere umano. È qualcosa che va cambiato ora, anche se a volte sembra che “ora” sia già troppo tardi. Atti simili, che sembrano l’esplosione di qualcosa di impensabile, non sono altro che l’esito ultimo di una continua, quotidiana diseducazione e di una società malata.
L’orrore non nasce solo da un contesto degradato e marginalizzato ma vive nei nostri territori in maniera trasversale. L’educazione inizia sì nelle proprie case ma continua nelle scuole, ed è proprio lì che lo stato dovrebbe intervenire attraverso la diffusione di modelli educativi e culturali fondati sul rispetto reciproco e sulla parità di genere. Attraverso operatori specializzati ed il potenziamento degli uffici delle politiche sociali. La prevenzione in ogni campo è cosa difficile, perché chiede a tutti di fare la propria parte, innanzitutto nella conoscenza del fenomeno ed in seguito nel mettere in campo azioni che modifichino i comportamenti, ma tutti devono fare la propria parte affinché il cambiamento sia possibile, un cambiamento anzitutto culturale.
Le aggressioni violente nei confronti delle donne non possono essere disinnescate fino a che le donne continueranno ad essere considerate, dal punto di vista sociale, una categoria da dominare o da proteggere, comunque subalterna.
Un atteggiamento e un pensiero che vediamo nei fatti e che scopriamo nell’opinione di tanti uomini, spesso anche di molte donne, rassegnate o indifferenti. Viviamo nell’insicurezza del domani e nella paura del presente, in una società degradata basata sulla mancanza di cultura civica, educazione e rispetto. Persino alcuni agglomerati urbani, presenti sul territorio, sono soltanto simbolo di inefficienza e diseducazione al vivere civile quotidiano, in quanto non offrono nulla al cittadino e pertanto neanche spazi pubblici capaci di generare educazione e integrazione.
Ciò che è accaduto è inammissibile, non ci sono parole per descrivere l’orrore del presente, un presente purtroppo già vissuto. Bisogna agire in fretta affinché eventi di questo tipo non accadano più. Ed anche se sembra difficile sradicare il marciume insito nel nostro paese, anzi difficilissimo, dovremmo pensare fortemente che qualcosa potrà cambiare, bisogna urlare e lottare contro la violenza, sotto qualsiasi forma, perché chi resta in silenzio ne è complice. Lo Stato deve intervenire, chiediamo alle forze dell’ordine ed alla magistratura di garantire giustizia alle due ragazzine di Caivano così come a tutte le vittime di violenza indiscriminata e brutale. Condanniamo fortemente quanto accaduto a Caivano, esprimendo vicinanza e solidarietà alle vittime di violenza ed alle loro famiglie. Nei prossimi giorni saremo impegnati, in prima persona, per rappresentare il nostro dissenso nei confronti di questi episodi vergognosi che mortificano la nostra comunità nel suo insieme.
Lo faremo anche per dimostrare che non staremo a guardare inermi il dilagare della violenza e del non rispetto.

Caivano (Na), 26 AGOSTO 2023

Firmatari

Caivano per Tutti

Caivano Conta

Caivano Oltre

La Svolta

Unione di Centro

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