AIUTATECI AD AIUTARE ANGELO: “ilgiornaledicasoria.it” e “casoriadue.it” in prima fila per la solidarietà

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di ANTONIO BOTTA

CASORIA – Qualcosa di straordinario e di speciale sta avvenendo a Casoria, in questa estate torrida: un avvenimento che vede protagonisti, in una nobile campagna di solidarietà, due siti giornalistici locali, “ilgiornaledi casoria.it” e “casoriadue. it, a favore di Angelo, un bellissimo ragazzo casoriano di 12 anni, gravemente disabile. Quando l’informazione è al servizio del bene, può accadere un miracolo d’amore e noi siamo sicuri che i lettori dei due siti web contribuiranno a realizzarlo, soddisfacendo un desiderio della famiglia di Angelo: un veicolo attrezzato che gli consenta di stare a contatto con la natura nelle belle giornate assolate, di avvertire sulla pelle la brezza del vento, di udire i suoni e i rumori della vita, di abbracciare la sua avventura esistenziale , sentirla propria, contentissimo di viverla e di indicare a tutti in quale direzione orientare la nostra, di vita. I suoi compagni di classe, dell’I. C. Casoria 1° “Ludovico da Casoria”, durante l’ anno scolastico appena trascorso, hanno scritto e dedicato a lui un racconto in 8 capitoli, “Liberi negli spazi infiniti”. Ne hanno proposto la lettura a genitori , parenti e amici, che li hanno ringraziati con un’ offerta, raccogliendo, così, un gruzzoletto di soldini. Il racconto è stato pubblicato in e book dalla casa ed. SOPHIA ed è stato caricato sul sito della scuola www.primoludovicodacasoria.it. L’iniziativa è piaciuta tanto anche al Cardinale Sepe, che si è complimentato con i bambini, scrivendo loro una lettera.

Per chiunque voglia aderire all’iniziativa di solidarietà, indichiamo le coordinate bancarie della scuola per il bonifico: IBAN IT24D0101039844100000046008; indirizzato a I. C. Casoria 1° “Ludovico da Casoria centrale”, via PIO XII. Causale del versamento: “PROGETTO SOLIDARIETA’ ANGELO”. Si può effettuare anche un versamento tramite conto corrente postalep n° 1019842929. Qui di seguito è riportata, sotto forma epistolare, la narrazione dell’unico giorno in cui Angelo ha frequentato la scuola.

Carissimo Angelo,

ci siamo riusciti finalmente, oggi 7 Maggio, a portarti a scuola, superando ogni ostacolo: le solite lentezze burocratiche degli Enti preposti a rendere disponibile il veicolo attrezzato per il trasporto dei soggetti con gravi disabilità non ci hanno scoraggiato. Grazie all’ insegnante Zilia, sei giunto, accompagnato da mamma Imma, dalla maestra Genny e dall’assistente materiale Rosaria, nel madrinato S. Placido, dove erano in tua attesa, nel cortile, i bambini posti in cerchio. Sei emozionatissimo, perché ti trovi in un contesto nuovo. Cosa provi? Paura, curiosità, gioia o altro? Sicuramente il cuore ti batte forte quando si avvicina alla tua sedia a rotelle, percependone la presenza, il simpaticissimo Paolino per donare a tua madre il regalino per l’imminente festa dedicata a tutte le donne il cui grembo è stato la culla della vita nascente. Ma oggi il festeggiato sei tu: ti vogliamo stare vicino nel giorno del tuo dodicesimo compleanno, renderti felice e farti vivere un’esperienza gioiosamente intensa, circondato da persone che ti amano: mamma, papà, tuo fratello Roberto, tua cognata con il nipotino, la Dirigente Maria Grazia Puzone, le maestre e i maestri, i bambini delle varie classi, Francesca Dati e Leopoldo Cozzolino della Lega del Filo d’Oro, Daniela, assistente alla comunicazione della Provincia, e i collaboratori scolastici. Con gli occhi del cuore ne scorgi la presenza premurosa, con i sensori dell’anima cominci ad avvertire che essi, tutti insieme, in questo giorno speciale, si sono dati da fare per abbattere il muro dietro cui restano rinchiusi tanti tuoi desideri. Quali i regali che loro ti hanno offerto? Le carezze del sole sulla tua pelle levigata e tenera, la dolcezza della brezza primaverile, il vocio festoso dei compagni di scuola. Genny ti porta a scoprire, insieme con i bimbi, la rugosità del tronco d’albero di limone e l’odore che emana dalle sue foglie, facendoti provare sensazioni nuove. Ed è qui, tutto qui, il segreto della tua felicità: in tutto ciò che noi, cosiddetti “normali”, diamo per scontato, mostrando indifferenza , mentre per te assume un valore enorme. Lo stupore, l’incanto, la gioia profonda sono sentimenti che albergano nel tuo ricco mondo interiore e che i tuoi compagni Ahmed, Christyan, Giacomo e Dieu hanno fatto vibrare intensamente quando in classe ti hanno detto, accarezzandoti, che ti vogliono bene come un fratello.

Nel laboratorio di musica i bambini ti hanno dedicato la canzone “Caro Gesù ti scrivo”, che a te piace tanto, seguita da altre due canzoni napoletane interpretate dal maestro Salvatore, suonando al pianoforte. Eri sereno, perché la musica aiuta a rilassarti. “Ecco” – parevi dire disteso e calmo – “io godo di tutto ciò che per voi rientra nella sfera dell’ordinario e che per me è di una straordinarietà inestimabile” . Poi, è giunto il momento in cui hai manifestato la qualità che maggiormente ti qualifica e ti distingue: il sorriso. Ascoltando il racconto “I musicanti di Brema”, giocando con Genny è esplosa la tua felicità pura, assoluta, cosmica con risate fragorose. E’ un sorriso, il tuo, che contagia. Chi ti sta vicino, mentre ridi, avverte un tuffo al cuore e si accorge che sei tu ad aiutare gli altri, insegnando ad apprezzare la vita, sempre, a non lasciarsi schiacciare dalle croci, a valorizzare l’attimo presente, gustando pienamente i piccoli- grandi doni che abbiamo la fortuna di trovarci fra le mani giorno per giorno. E che dire dei tuoi baci? Ora ti confido un segreto: sai, Genny ha scritto al Papa parlandogli di te e gli ha detto che “quando mandi baci , ci si accorge che le cose grandiose della vita sono semplici, con quei baci comunichi tutto te stesso, i tuoi sentimenti più profondi: gioia perché non sei lasciato solo, gratitudine per quello che ti si dice e ricevi, amore che manifesti per la presenza premurosa, affetto infinito perché ti senti inondato di una luce speciale, quella che parte dal cuore di chi ti è accanto e arriva al tuo, investendolo di tenerezza e di calore umano.”

Poteva, poi, finire una festa di compleanno senza la classica torta? Certamente no! Dopo che ti hanno aiutato a spegnere la candelina,hai assaggiato anche tu la cioccolata che ti piace tanto ed è così che, dopo la canzoncina degli auguri, si è concluso un giorno di scuola “speciale”, per te e per noi. Alla fine mostravi voglia di restare ancora . Cosa ti invogliava a rimanere? La calda accoglienza ricevuta? Le spontanee manifestazioni d’affetto dei bambini? Il clima di gioia che avvertivi intorno? Certamente tutto questo, ma oso credere che tu abbia intuito che anche noi, immersi nel buio della nostra cecità spirituale, abbiamo bisogno di te per crescere in umanità, per essere illuminati dalla luce del tuo cuore, che ci aiuta a cogliere ciò che della vita è essenziale, oltre le apparenze. Ci staremo, allora, vicini in un reciproco scambio di doni, con il progetto di istruzione domiciliare e organizzando altri momenti di lezione a scuola, come è successo oggi. Grazie, carissimo Angelo, per la tua presenza.

Un abbraccio fortissimo

La comunità scolastica dell’I. C. Casoria 1° Ludovico da Casoria

P. S. Per mamma Imma e per papà Alfredo: “ Mi rendo effettivamente conto, condividendo, in partecipe ascolto, i vostri sentimenti, di quanto siano vere le riflessioni del compianto scrittore Giuseppe Pontiggia, da lui espresse nel libro “Nati due volte” .Egli vi racconta il suo rapporto con il figlio disabile, evidenziando che i bambini disabili “nascono due volte: la prima nascita li vede impreparati al mondo, la seconda è affidata all’amore e all’intelligenza degli altri”. Angelo, allora, ogni giorno, rinasce alla vita, grazie all’affetto e alla tenerezza smisurati di una mamma e di un papà di eccezionale tempra interiore, affiancati da altri cuori generosi. Auspico di tutto cuore che questa esperienza intensa che insieme abbiamo vissuto possa indicare

un percorso possibile verso una solidarietà non pietistica, verso un concreto agire all’interno di una rete di servizi, per la PRESA IN CARICO di Angelo. E’ solo questa la modalità di recuperare quella parte sofferente del nostro territorio che RIGUARDA tutti noi. Ed ora il sentito grazie, da parte vostra, a tutti coloro che hanno reso possibile a vostro figlio di vivere una bellissima esperienza: la Dirigente Puzone, i compagni di scuola, gli insegnanti,la maestra Zilia, la signora Rosaria, Daniela, i referenti della Lega del Filo d’Oro, i collaboratori scolastici. Un sentito ringraziamento i genitori di Angelo esprimono, poi, ai protagonisti dell’ ammirevole collaborazione tra i due portali a favore di Angelo: Carlo De Vita, Vincenzo Russo, Rino Buonaurio, Nando Troise, Nicoletta Lanzano e lo staff redazionale dei due portali . Ora, lettori, spetta a voi…aspettiamo fiduciosi le vostre offerte.

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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