Considerazioni sul rimpasto in giunta che dovrebbe finire fra poco…

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navas monopolidi SOSSIO BARRA

CAIVANO –  Manca finalmente poco al celeberrimo rimpasto di Giunta. Un argomento che tiene banco nello scenario politico caivanese dell’ultimo mese. Sul profilo amministrativo anche i topi sanno che quasi tutti gli assessori hanno fallito clamorosamente e non hanno lasciato alcun segno ai posteri. Niente di niente. Gli amministratori si giudicano in base ai risultati, al proprio operato. Quindi le considerazioni da fare sono tantissime. Molto probabilmente la prima indiziata a lasciare la poltrona nell’esecutivo è il vicesindaco Diana Bellastella. I cittadini non ricordano nulla di realmente importante dal punto di vista concreto. Altro possibile assessore sulla via di uscita sembra essere Mena Sorrentino.

I motivi sono quasi identici. Ma ovviamente non sono il male assoluto. Probabilmente non avevano l’esperienza giusta per poter ricoprire ruoli così importanti. E’ altrettanto giusto ricordare che le colpe sono innanzitutto attribuibili al sindaco in quanto gli assessori sono propriamente espressione sua. Quindi non fanno riferimento ai partiti di provenienza. Ma da qui si potrebbe innescare un ragionamento che farebbe da traino alle questioni che si sono create. Forse Monopoli ha finalmente capito che le forze politiche che lo sostengono in consiglio comunale devono partecipare in maniera diversa all’attuazione del percorso politico-amministrativo. Anche se la famosa cabina dell’Enel (pardon, di regia) continua ad essere uno specchio per le allodole soprattutto in virtù delle motivazioni riportate nel pezzo precedente. Quindi si parte, come scritto prima, da un dato di fatto. I nuovi assessori non possono e non devono essere soltanto espressione del primo cittadino. Altrimenti si rischia nuovamente la mancata unità d’intenti e di comunicazioni fra loro ed i partiti di riferimento. Una squadra di governo deve procedere a passo spedito in maniera unita. Ed è proprio ciò che non è mai accaduto in questi primi 7 mesi. Forza Italia arriva con le ossa rotte.

Ma non è una considerazione personale. Non lo potrebbe essere. La realtà parla da sola. Non si conoscono tuttora i criteri selezionati, o quantomeno una prima bozza, per comporre la nuova Giunta e creare, forse, quel rilancio che alla città serve come il pane, attestando gli errori dei fuoriusciti. Anzi. Il partito di Berlusconi presenta un’evidente spaccatura rispetto alle modalità dei profili utili al rimpasto. Da una parte si presenta la fazione più vicina al capogruppo Gaetano Ponticelli che vorrebbe un cambio parziale dell’assessorato rispettando comunque le volontà degli altri movimenti politici di maggioranza. In contrapposizione c’è il gruppo dissidente rispetto a questa proposta, formato dalla base del partito e da qualche consigliere comunale, che esige addirittura un completo reset dell’esecutivo intero. Proprio perché non ha condiviso praticamente nulla dell’operato fin qui realizzato. Non si sa quale linea prevarrà al momento. Ma sicuramente c’è da sottolineare il caos totale in questione. Indubbiamente un partito che si rispetti deve avere un confronto interno rispetto a certe tematiche che non sempre partorisce una linea programmatica unanime. Questa è democrazia. Ma in questa fase manca la personalità che può fungere da collante, da mediatore delle varie “anime”. Pure perché i vertici metropolitani e regionali, a distanza di diversi mesi dalle dimissioni dell’ex commissario Luca Monopoli, fratello del sindaco, non hanno ancora affrontato la faccenda inerente alla nomina del nuovo coordinatore. Si ricorda, inoltre, che provvisoriamente tale carica è ricoperta da sindaco stesso. Quindi di mattina indossa la fascia tricolore, di sera utilizza il taccuino del segretario nella sede di via Campiglione.

Una vera e propria forzatura che non potrà durare a lungo. Soprattutto per gli equilibri politici e partitici di Forza Italia. In diverse riunioni è emersa la volontà dunque, del possibile azzeramento totale. Un’ipotesi che, come preannunciato, non gode della convinzione del capogruppo consiliare in primis. Quindi, al momento, non esiste la sintesi necessaria per far fronte a questo nodo da sciogliere. Ma c’è da dire anche un’altra cosa. La base del partito, (i non eletti, per intenderci) che è assolutamente importante in questo caso rispetto alle altre forze politiche giacché rappresenta il 55% circa dei voti complessivi dell’intera lista, non condivide per niente la linea adottata dal gruppo consiliare , soprattutto in virtù delle continue risposte tramite manifesti e fesserie varie. Per non parlare dell’ormai celeberrimo documento contro il sindaco sulla revisione degli incarichi professionali e sulla legalità. Anzi. Sanno benissimo che il capogruppo stesso non è nuovo a simili atti. Difatti, nella passata amministrazione. Ponticelli, allora consigliere Udc e, per di più, di maggioranza, mosso da presunti istinti politici, presentò una missiva contro il sindaco Falco, poi ritrattata nel civico consesso. Di cosa vogliamo parlare, allora? La primavera araba non è poi così lontana. Nel frattempo ci accontentiamo dell’inverno caivanese.

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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