Il Padre Generale dell’ordine della Madre di Dio festeggia Santa Brigida

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NAPOLI – Domenica 23 Luglio la Chiesa barocca intitolata alla compatrona d’Europa, Santa Brigida di Svezia, ha avuto un ospite d’eccezione, Monsignor Vincenzo Molinaro, Padre Generale dell’ordine della Madre di Dio, giunto da piazza Campitelli di Roma nella città partenopea per festeggiare la Santa. A fare gli onori di casa, Padre Tommaso Galasso, che nel suo discorso introduttivo, oltre a ringraziare il Padre Generale per la sua grande sensibilità, ha salutato le delegazioni presenti dell’Ordine Militare di Santa Brigida, della Caritas e dell’UNITALSI, che ciascuna nel suo ruolo, collaborano con la comunità parrocchiale in attività benefiche e culturali.

Padre Vincenzo Molinaro, dopo aver sottolineato nel commento al vangelo, l’importanza della presenza di Dio in ognuno di noi, al fine di portare frutti all’umanità e non ridursi a dei tralci da gettare via, si è soffermato sulla figura di Santa Brigida, sposata in giovane età, madre di otto figli, associata al terz’ordine di San Francesco, la quale dopo la morte del marito si diede ad una vita più ascetica, pur rimanendo nel mondo, esercitando sui potenti, in particolare sui Sovrani una grande influenza, i quali la ascoltarono abolendo disumane ed ingiuste consuetudini, come il diritto regio di rapina su tutti i beni dei naufraghi e mitigando le tasse che opprimevano il popolo. Il Padre Generale fa inoltre un parallelismo tra il 23 Luglio del 1373, anno della morte di Santa Brigida e il 23 Luglio del 2017: “oltre il caldo, credo che dopo circa 700 anni, pare che il tempo non si sia fermato, in quanto la società di allora era molto travagliata nei comportamenti e nei costumi, così come lo è ora, con l’aggravante che oggi si sta smarrendo il valore dei sacramenti, e i numerosi divorzi, con le drammatiche conseguenze sulla famiglia in quanto tale e sui figli, ne è al dimostrazione”. “Per quanto riguarda invece la Chiesa, – prosegue Molinaro –, nel 1300 era molto più divisa di oggi, in quanto si punta ad una maggiore unità”.

Al termine della celebrazione eucaristica, la delegazione dei cavalieri e delle dame dell’ordine brigidino (nella foto) costituita da Biagio Abbate, Luogotenente Generale Vicario, Gerardo Palmese, Preside della Campania, Lello Preziuso, Luogotenente dell’Italia Meridionale, Pierluigi Scarpa, Gran Cancelliere, Adolfo della Monica, Gran Gonfaloniere, Luigi della Monica, Referendario e dalla dama Carla Tammaro, si è intrattenuta con Padre Molinaro, illustrandogli gli impegni cavallereschi futuri, che vedranno tra qualche mese la stesura del n. 28 di Birgittiana, la rivista sugli studi relativi alla Santa, il cui alto valore scientifico è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali.

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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