Importanti opere pubbliche al palo a scampia, la denuncia dell’ex procuratore Lepore

0
1160

Una scuola dell’infanzia dotata delle moderne tecnologie di costruzione in via Vicinale Rotondella (Camaldoli) di ben 10000 metri quadrati quasi terminata ma i cui lavori sono fermi da 10 anni, l’edificio polifunzionale a Piscinola dedicato a sport, spettacolo e cultura incompiuto dal post-terremoto (vedi foto sotto), un progetto di integrazione sociale con alternanza scuola-lavoro intitolato “Sport Smart City Marianella” dal costo di 40 milioni di euro finanziato interamente da fondi privati nell’ex area del centro sportivo giovanile dell’ex Calcio Napoli, infine l’auditorium di Scampia, occupato da una famiglia rom, per cui il Comune non ordina lo sgombero privando la collettività dell’ennesima importante struttura inaugurata, fra l’altro, qualche anno fa.

L’autore dell’appello per far smuovere le acque su queste quattro fondamentali opere pubbliche ricadenti nel territorio dell’8^ Municipalità è l’Osservatorio Anticamorra e per la Riqualificazione di Napoli Nord, presieduto dall’ex procuratore capo della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore.

“La realizzazione di queste quattro grandi opere sarebbe una vera e propria manna dal cielo dei quartieri difficili quali Scampia-Piscinola-Marianella e Chiaiano – spiega l’ex magistrato Giovandomenico Lepore -. La scuola dell’infanzia allevierebbe il disagio sociale di tantissime persone che non possono permettersi di pagare istituti privati, l’istituto polifunzionale e il progetto per il nuovo volto dell’ex centro sportivo di Marianella in via Scaglione, occuperebbero tanti giovani che in questo modo non rischiano di cadere nelle mani della micro e macro criminalità. Per questo motivo chiediamo al Comune di Napoli, unico titolato a farlo, di sbloccare l’iter burocratico di queste opere che, se realizzate, cambierebbero il volto ad una zona dove c’è tanta gente onesta e persone che desiderano solo vivere in un paese normale”.

Previous articleL’amministrazione afragolese e L’ANMIG commemorano il sacrificio dei caduti in nome della Bandiera
Next articleIl PD dice basta all’abuso di queste terre, Caivano merita di più…
Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here