Assegni familiari ANF, cosa sono e come richiederli

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Gli assegni familiari ANF sono un servizio garantito dall’Inps successivo alla richiesta da parte dei lavori dipendenti, il cui nucleo familiare sia composto da figli minori regolarmente a carico ed è previsto anche un sostegno per i figli maggiorenni, senza lavoro.

Gli assegni sono erogati, ogni mese, nella busta paga del lavoratori, sotto la voce ASSEGNI FAMILIARI ANF, assegnati dall’Inps. L’importo varia in base ai figli minorenni a carico e al reddito annuale familiare.

Ogni anno l’importo degli assegni subisce delle rivalutazioni in base al reddito prodotto annuo dalle famiglie e all’indice ISTAT dei prezzi al consumo.

I lavoratori che appartengono a una specifica categoria ricevono l’importo degli assegni direttamente dall’Istituto, nei seguenti casi:

  • il beneficiario è registrato nelle liste della Gestione Separata;
  • il richiedente è un operaio agricolo dipendente con contratto di lavoro a tempo determinato;
  • il beneficiario è un lavoratore appartenente a ditte cessate o fallite;
  • il richiedente possiede altre prestazioni previdenziali.

 

Assegni familiari ANF: separazione o divorzio

In presenza di coniugi con affido condiviso, in un regime in cui entrambi i genitori possono richiedere gli assegni ANF 2021, la decisione per la richiesta degli assegni verte sull’accordo  stipulato tra i coniugi. In linea generale, se manca l’accordo il genitore che stabilmente vive congiuntamente ai figli percepisce gli assegni familiari.

Quanti anni di assegni familiari ANF arretrati si possono richiedere all’INPS?

Sino a un massimo di anni 5. Ciò significa che il lavoratore che ha più di 5 anni, può presentare la richiesta per ricevere gli arretrati solo degli ultimi 5 anni a partire dalla data della presentazione dell’istanza.

Assegno unico familiare 2021: importi, requisiti e domanda INPS

Fino al 30 giugno 2021 il lavoratore può richiedere gli assegni familiari ANF. In vigore dal 1° luglio 2021 scatta l’assegno unico familiare (salvo modifiche). Una misura che subentrerà alle misure destinate alle famiglie. Un sussidio del valore sino a 250 euro circa per ogni figlio. In altre parole, le famiglie ricevono come importo medio dell’assegno unico un valore di circa 2.991 euro annui.

L’assegno unico viene garantito a tutte le famiglie di lavoratori autonomi, dipendenti e incapienti per ogni componente minore e non a carico, seguendo tre principi progressività del sistema tributario (riconoscimento del credito d’imposta), solidarietà e di eguaglianza. L’assegno unico è compatibile con il Reddito di cittadinanza; viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta; viene riconosciuto come somma di denaro mensile.

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