Rimborso 5a rata Tari per i cittadini e aziende, se ne riparla nel 2022/24

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Quello che si sta consumando sulla pelle dei caivanesi è una triste e grottesca commedia in più atti. La vicenda del pagamento non dovuto da parte dei cittadini e del tardivo rimborso da parte del comune di Caivano di una parte della tari 2017 e 2018.

Atto 1

Nel luglio 2017 l’amministrazione Monopoli contro ogni evidenza, e con il parere sfavorevole del collegio dei revisori dei conti, approvava il costo del servizio di igiene urbana uguale a quello del 2016. Di lì a poco il sindaco veniva sfiduciato in consiglio comunale e si insediava poco dopo la commissione prefettizia.

ATTO 2

La commissione straordinarai nello stesso anno, precisamente a dicembre del 2017, con delibera n.28 e 29 del 4 dicembre 2017 rivedeva in rialzo il costo del servizio di nettezza urbana portandolo da 6.800.000 a 8.100.000 euro e richiedeva all’ufficio tributi di emettere la 5a rata di conguaglio per i maggiori oneri sostenuti dall’ente nel 2017.

ATTO 3

Contro la rideterminazione del costo del servizio di igiene urbana, operato dalla commissione straordinaria, si costituiva in giudizio la ditta PPG che opera nella zona industriale di Pascarola che chiedeva al Tar Campania di annullare le delibere adottate dal commissario nel dicembre 2017 in quanto erano state deliberate oltre il termine per l’approvazione del bilancio 2017 e cioè il 31 marzo 2017.

ATTO 4

Il Tar da argione alla PPG e successivamente il Consiglio di Stato, a cui si era appellato il comune di Caivano, confermava la decisione dell’organo di giustizia amministrativa. Tradotto, la 5a rata emessa dal commissario era da ritenersi illegittima e andava rimborsata ai cittadini e le aziende del territorio che l’avevano pagata.

ATTO 5

La sentenza del Consiglio di Stato pubblicata il 4 novembre 2019 veniva regolarmente comunicata all’amministrazione comunale. Nella seduta del consiglio comunale del 18 febbraio 2021 l’allora assessore Pasquale Mennillo, successivamente estromesso dalla sua carica, in sede di discussione sulla problematica sollecitata dai consiglieri di minoranza ebbe a dichiarare in modo lapidario: ‘dopo l’approvazione del bilancio, restituiremo ai cittadini caivanesi 1.250.000 euro, è chiaro? – proseguì – l’amministrazione si sta attrezzando con tutte le produre tecniche e amministrative per restituire i soldi ai cittadini’.                      Nel corrente anno che sta per finire i cittadini che hanno versato la 5a rata non hanno visto una lira.

ATTO 6 e provvisoriamente conclusivo

Il consigliere Antonio Perrotta in qualità di presidente della 2a commissione consiliare, sulla base della documentazione e degli atti inerenti la problematica, in data 5 ottobre 2021, inviava una propria nota all’attuale assessore Palmiero, al sindaco e Segretario Generale con la quale richiedeva di inserire nel prossimo bilancio di previsione, anno 2022 e quello pluriennale 2022/24 le somme necessarie per la restituazione ai contribuenti dei soldi versati e non divuti per l’anno 2017/18.

MORALE DELLA FAVOLA

Mentre ci sono cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse e devono attendere anni per la restituzione di somme non dovute, ci sono invece altri cittadini, evidentemente, più speciali che rivestono cariche pubbliche che hanno dimenticato di pagare le tasse al comune, e non sentono l’urgenza morale ed etica di rassegnare le proprie dimissioni alla carica rivestita. Anche questo accade a Caivano nell’era dell’amministrazione Falco.

 

 

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