L’Ucraina sempre e solo usata, un popolo vittima del regime

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Forse quando sarà pubblicato questo mio scritto, l’Ucraina come stato non esisterà più. Non lo so, non posso prevederlo, ma spero ancora di sì.

Lo spero per la donna ucraina che frequento da quasi vent’anni. Grazie a lei ho conosciuto la cultura di un Popolo, sopravvissuta al dominio sovietico e che ancora oggi si vede minacciata dal desiderio di controllo di una scoria disumana sopravvissuta a quel regime.

Secondo lui, cioè la scoria del regime, l’Ucraina non ha il diritto di scegliersi alleati e amici.

Apro una parentesi necessaria: io sono di sinistra, ho una cultura di sinistra e da giovane cantavo l’Internazionale perché parlava di un mondo libero, senza confini e frontiere. Immaginavo così un’Europa unita economicamente e militarmente. Un’idea che oggi è messa in discussione dalle spinte nazionaliste e da quei governanti che lasciano morire di fame persone alle loro frontiere.

centrale Chernobyl

Dico questo per riprendere meglio il discorso sull’Ucraina, ponendo idealmente una domanda alla scoria della Storia di cui sopra: cos’ha dato quel regime di cui tu sei stato protagonista ed erede all’Ucraina? Solo Chernobyl? Scorie radioattive che ancora oggi danno alla vita bambini deformi. Poi niente più. Sviluppo zero e lo percepisco dal racconto della mia compagna che ha due figli che abitano in città diverse. E quando torna a casa, per andarle a visitare impiega in treno tempi biblici. Vergogna!

Avete avuto il dominio per più di Cinquant’anni su questo popolo e non avete lasciato niente. Neanche una linea ferroviaria decente. Solo scorie, macerie e miseria. Paghe da fame. Come quelle che percepiscono da maestre le figlie della mia compagna.

Termino ricordando di nuovo con orgoglio la mia appartenenza passata al Partito comunista Italiano, il partito del grande Enrico Berlinguer di cui il 25 maggio di quest’anno corre il centenario della nascita. Bene, perché Enrico Berlinguer ebbe il coraggio di dire da che parte stava, quando preferì pubblicamente l’ombrello della Nato al Patto di Varsavia, rinunciando ai soldi dell’URSS.

Aveva ragione. Non è un caso se la scoria di quel regime oggi guarda con interesse in Italia alla Lega Nord. Una vergogna! La stessa che dovrebbe provare ogni governante che ancora oggi va in ginocchio da questa scoria poco umana della Storia.  

Bervicato Domenico

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