Pasqua 2022, regole anticovid. Arriva la lettera dal vescovo Spinillo

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Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e ci prepariamo alle nuove regole per celebrarla. Il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo porta i suoi saluti alla comunità caivanese, esprimendo massima vicinanza a Don Maurizio Patriciello, sostenendo che le minacce portano sempre una forma di sfida a chi ha solo la parola, il pensiero e la preghiera, per annunziare la verità di Dio e la sua giustizia che è tutta nella carità offerta a salvezza di ogni vita.

Certo, se genera queste reazioni, non è vero che la parola non colpisca e non lasci il suo segno

«L’imminenza delle celebrazioni pasquali -continua il vescovo Spinillo- ci invita a contemplare il Cristo, Colui che è il Verbo del Padre, parola di vita donata all’umanità, giudicato e umiliato, rifiutato come la luce è negata dalle tenebre».

 

Una preghiera a Pasqua

Nei prossimi santi giorni della Pasqua saremo invitati a pregare per la pace nel mondo: non dimentichiamo di invocare la pace per questa piccola parte del mondo che è la nostra terra, che è
quella porzione di popolo di Dio a cui il Padre ci manda per aprire “nel deserto una strada”, come ascolteremo da Isaia nella celebrazione di questa domenica, e annunciare al nostro popolo che il Signore chiama tutti alla vita.

 

Celebrare la Pasqua in sicurezza 

Per quanto riguarda le celebrazioni pasquali, si assumeranno le indicazioni date dalla CEI.  Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (cfr DL 24 marzo 2022, n.24), offre la possibilità di una prudente
ripresa. Tuttavia la situazione sollecita tutti ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e
comportamenti per limitare la diffusione del virus.

  •  obbligo di mascherine: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre
    indossando la mascherina;
  • distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
  •  igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
  • acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
  • scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
  • distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
  • sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
  • igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
  • processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni.

INOLTRE: per quest’anno ancora non si tenga la tradizionale benedizione pasquale delle famiglie; si riprenda la distribuzione dell’eucaristia nella forma del procedere dei fedeli verso l’altare.

La CEI ci invita ad esortare i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse.

A tal riguardo si segnala che i media – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre. Per i giorni particolarmente significativi della liturgia pasquale la CEI offre ancora i seguenti
orientamenti:

1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano.

2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). 

3. Il Venerdì Santo, secondo le indicazioni che verranno dall’Ufficio Liturgico, si introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”.
Nell’atto di adorazione, secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p.157), si eviti il bacio della Croce.

4. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti, come previsto dal rito.

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